Tra le stelle della nostra galassia è tra le più luminose e senza dubbio tra le più belle che si possano fotografare: è AG Carinae, in questa immagine composita, fatta da una serie di scatti ripresi dagli strumenti del telescopio spaziale Hubble il 24 aprile scorso, in occasione del suo 31mo anno di onorato servizio. La stella si trova a circa 20.000 anni luce da noi, nella costellazione della Carena, e il diametro della nebulosa che la circonda - gas e polveri espulsi a partire da diverse migliaia di anni fa - è di 5 anni luce: potrebbe starci, in fila, 485 volte il nostro Sistema Solare, mentre il gas emesso ha una massa all'incirca equivalente a 10 masse solari. AG Carinae è un astro che sta giocando a una specie di tiro alla fune tra la gravità che tende a tenerla compatta e le radiazioni che tendono a smembrarla: un "gioco" che prima o poi la porterà all'autodistruzione.
La fotografia è una composizione di molte esposizioni realizzate con diversi filtri per le varie lunghezze d'onda: il risultato finale è frutto di un lavoro complesso, durato diversi giorni, grazie al quale sono stati assegnati colori differenti a ogni singola immagine monocromatica (in scala di grigi) corrispondente ai singoli filtri.
Poco longeve e molto rare. AG Carinae mostra le emissioni tipiche di una particolare categoria di stelle chiamate Luminous Blue Variable: sono appunto molto luminose e si pensa che vivano pochi milioni di anni (stelle come il Sole possono invece vivere anche 10 miliardi di anni). Le particelle cariche emesse, quelle che danno vita alla struttura della nebulosa, sono piuttosto "lente": viaggiano a circa un milione di chilometri l'ora (278 km/sec). Quella che sembra una cavità appena al di là della stella è il risultato dello scontro tra il materiale caldo emesso dalla stella stessa e i gas più freddi della nebulosa, emessi precedentemente, che raggiunti dai gas più caldi vengono spinti ancora più lontano. Dopo l'eruzione del materiale la stella torna a una specie di quiescenza e stabilità per un periodo più o meno lungo. Stelle di questo tipo sono decisamente rare: nel gruppo di galassie vicino alla nostra se ne conoscono non più di una cinquantina.