Cosmos-1 si è inabissato nell'oceano: è così fallita la missione spaziale del primo veicolo spaziale che utilizza la vela solare.
Cosmos 1 a vele spiegate in un una riproduzione artistica. Credit ©NPO Lavochkin, The Planetary Society |
Cosmos-1 è infatti il primo veicolo spaziale mai realizzato che utilizza la vela solare come sistema di propulsione. La spinta viene fornita da una speciale piastra magnetica montata sulla navicella che raccogliendo il vento solare, formato da fasci di particelle elettricamente cariche, permette all'innovativo mezzo di muoversi nello spazio. Almeno questo era il desiderio dei suoi progettisti che lo hanno lanciato nella notte tra il 21 e il 22 giugno dal sottomarino russo Borisoglebsk, in navigazione nelle gelide profondità del Mare di Barents.Un problema nel decollo però, avrebbe impedito a Cosmos-1 di raggiungere posizione prevista: in orbita a 800 Km dalla Terra.
Si naviga a vista. Il vascello, di fabbricazione russa, pesa circa 100 Kg ed è spinto da 8 pannelli di alluminio che formano una vela circolare di 30 metri di diametro. La missione, del costo di circa 3.2 milioni di euro, è stata interamente finanziata dalla Planetary Society di Pasedena (California). Si doveva trattare di una missione molto breve, finalizzata solo a dimostrare che la navigazione spaziale a vela è tecnicamente possibile. Ma è andata male.
Secondo gli scienziati, tuttavia, le vele solari sono l'unico sistema attualmente concepibile per permettere lunghi viaggi nello spazio: non necessitano di trasporto di combustibile, e l'accelerazione, modesta ma costante, consente di raggiungere velocità elevate. Le agenzie spaziali di tutto il mondo attendevano con il fiato sospeso i risultati di Cosmos-1 per mettere a punto i propri programmi di sperimentazione.
(Notizia aggiornata al 22 giugno 2005)