Le immagini che la sonda New Horizons ha scattato quando il 14 luglio del 2015 ha sorvolato il pianeta nano Plutone stanno ancora arrivando a Terra: il flusso continuerà ancora per alcuni mesi, riservando sempre nuove sorprese, come la serie da poco mostrata dal centro di controllo della sonda. Le immagini mostrano cime innevate lungo la catena montuosa Cthulhu Regio.
La Cthulhu Regio è vicino all’equatore di Plutone, ai margini dell’immensa Sputnik Planum, una pianura ricoperta da metano ghiacciato. Larga 750 chilometri, si estende per circa 3.000 chilometri e copre una regione di 1.800.000 chilometri quadrati. L’area appare di colore rossastro: secondo i geologi ciò è dovuto alla presenza di toline, sostanze non presenti in natura sulla Terra che si formano per alterazione del metano sottoposto all’azione dei raggi ultravioletti provenienti dal Sole.
Nevica metano. Le cime più alte del Cthulhu Regio splendono di una luce biancastra, e i ricercatori ritengono che possano essere ricoperte da qualcosa di diverso rispetto alle aree sottostanti. Probabilmente da metano appena precipitato sulla superficie.
Forse "brina", oppure vera e propria "neve", che precipita dalle nuvole... Ma possono esistere nubi su un pianeta piccolo come Plutone? Una domanda a cui si è trovata risposta proprio in questi giorni.
Secondo Will Grundy, del Lowell Observatory (Arizona, Usa), l’atmosfera di Plutone, che è composta principalmente da azoto, è più complessa di quel che ci si aspettava. Innanzi tutto risulta stratificata, e gli strati inferiori sembrano composti da un mix di particelle di toline. Quando, aggregandosi, tali particelle diventano pesanti, precipitano al suolo colorandolo di rosso. Ma all’interno degli strati vi sarebbero anche vere e proprie nubi di metano, che potrebbero anche dare luogo a precipitazioni.
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