Nell'estate del 2020 la NASA lancerà un nuovo rover su Marte: nel progetto e nella meccanica sarà abbastanza simile a Curiosity (un "design vincente"), che superati i problemi di qualche giorno fa continua l'esplorazione del cratere Gale. Saranno invece completamente diversi gli strumenti.
Lo ha annunciato la NASA, rivelando anche la scelta preferita tra le aree dove potrebbe scendere il robot: è il cratere Jezero (Jezero Crater), nella regione Syrtis Major. Il rover, che al momento non ha ancora un nome, potrebbe avere un ruolo del tutto nuovo rispetto ai suoi predecessori, a partire dalla possibilità di raccogliere e immagazzinare campioni di suolo che una futura missione potrebbe riportare a Terra. Spiega Goffrey Yoder, responsabile del Science Missione Directorate della Nasa: «Il 2020 potrebbe vedere l'avvio di una campagna "multi-missione", cioè di una serie di missioni fortemente collegate tra loro».

La strumentazione. Oltre all'aspetto, il rover del 2020 dovrebbe avere in comune con Curiosity la tecnica di discesa: si farà infatti frenare da paracadute, e poi da un specie di gru frenata che lo depositerà sul suolo di Marte.
Questa fase sarà coaudiuvata da un computer che, analizzando immagini ad alta risoluzione del punto di atterraggio, potrà intervenire con piccole correzioni di rotta se dovesse rilevare degli ostacoli imprevisti. Il tutto sarà filmato da una serie di telecamere che filmeranno in dettaglio momenti come l'apertura dei paracadute e la discesa sul suolo, con un duplice scopo: da un lato raccogliere informazioni sulle diverse operazioni di atterraggio, dall'altro quello di offrire agli scienziati e al mondo uno spettacolo straordinario.

Tra gli strumenti più importanti che il rover trasporterà sul Pianeta Rosso ci sarà la MastCam-Z, una macchina fotografica con zoom in grado di catturare dettagli come mai prima di elementi di interesse geologico o biologico.
Un altro strumento particolare sarà MOXIE: un sistema per estrarre ossigeno dall'anidride carbonica dell'atmosfera di Marte. Sarà, questo, un test fondamentale per preparare l'esplorazione umana del pianeta.
Altri strumenti ancora avranno il compito specifico di evidenziare molecole organiche tra le rocce, operazione che finora non è possibile compiere. Ci saranno anche un radar (per inviare onde radio in profondità e studiare il sottosuolo) e un microfono, per poter ascoltare i suoni di Marte e dei suoi venti. C'è infine anche la possibilità che "rover 2020" sia equipaggiato con un piccolo drone, che gli farà da occhi e da guida nel suo viaggio su Pianeta Rosso.