La corsa allo Spazio è sempre di più nelle mani dei privati. Se per le grandi agenzie spaziali nazionali l'obbiettivo è "la gloria" (che, in dollari, costa cara), per i privati gli obbiettivi sono la pubblicità e il ritorno economico. In questo caso sono i 20 milioni di dollari messi in palio dal Google Lunar XPrize per la prima compagnia privata che farà atterrare un lander sulla Luna, gli farà percorrere almeno 500 metri e spedirà a Terra foto e video della superficie.
Moon Express viene fondata nel 2010 in Florida proprio per partecipare al concorso e, da allora, diverse versioni del lander si sono succedute, fino ad arrivare all'attuale MX-1E che, tra produzione e lancio, costa meno di 10 milioni di dollari - così afferma Robert D. Richards, amministratore delegato della società.
Ma la strada per la Luna è in salita e delle più di 30 squadre entrate nella competizione (fra cui un team italiano) solo 5 sono ancora in lizza per il premio.
Fra questi il Team Indus (che vuole portare sulla Luna anche un rover) sembra essere l'avversario più temibile di Moon Express, con una data di lancio già programmata per il 28 dicembre 2017.
Comunque sia, Richards ha voluto puntualizzare che vincere il premio sarebbe solo un extra, la ciliegina sulla torta (da spartire, evidentemente), perché quello a cui puntano realmente è creare un business.
È infatti già prevista una seconda missione: l'invio di un lander (MX-2) al polo sud della Luna dove, al riparo dal Sole, si trova ghiaccio d'acqua, una risorsa più interessante della "semplice" acqua da bere. Scomponendo la molecola è infatti possibile ottenere ossigeno per l'aria e idrogeno da usare come propellente.
Inoltre, il ghiaccio sul fondo dei crateri potrebbe aver conservato molecole dei primordi del Sistema Solare, un sacro graal per gli scienziati. Non solo: Richards afferma che MX-2 è perfettamente adeguato anche per le lune di Marte.
Per il 2020 la Moon Express ha programmato la missione MX-9, che comprende anche la possibilità di riportare sulla Terra campioni di roccia lunare: questo potrebbe dare l'avvio allo sfruttamento minerario della Luna da parte di società private. Parafrasando J.F. Kennedy, qualche tempo fa Robert Richards aveva dichiarato: «Non andiamo sulla Luna perché è facile, ci andiamo perché è un buon affare»...