Il fenomeno, accompagnato da un’esplosione e una scia di fumo, è stato osservato anche altrove. Molti hanno ipotizzato che fosse un frammento della collisione (vedi notizia) avvenuta 5 giorni prima sopra la Siberia, tra il satellite russo dismesso Cosmos 2251 e il satellite Usa Iridium 33.
Lo scontro ha creato una nube di 600 rottami a 790 km di quota. Il dubbio si è riproposto per il superbolide, 10 volte più brillante della Luna piena, che ha attraversato i nostri cieli alle 21:03 del 13 febbraio. Il transito è stato osservato da Terni e Roma e immortalato da 2 stazioni automatiche di Diego Valeri a Contigliano (Ri) e Ferruccio Zanotti a Ferrara.
La stessa sera, alle 20:20 una meteora verde luminosa è stata segnalata da Genova, dal Piemonte e dalla Provenza (Francia). Altro avvistamento alle 22:50 in Emilia e poche ore dopo, accompagnato da boati, a Morehead nel Kentucky.
Tutta colpa dello scontro tra satelliti? Gli esperti, Federal Aviation Administration e Norad compresi, lo escludono: più probabile che sia uno sciame di meteore.
Paolo Toselli – Centro Italiano Studi Ufologici