Spazio

Decisa una missione di salvataggio per tre astronauti della ISS

L'agenzia spaziale russa invierà una capsula vuota sulla ISS dopo che la Soyuz che avrebbe dovuto riportare a casa tre cosmonauti è stata danneggiata.

A metà dicembre una perdita improvvisa di liquido refrigerante da una capsula Soyuz attraccata alla ISS aveva bloccato un'attività extraveicolare prevista per alcuni cosmonauti e sollevato preoccupazioni per l'equipaggio: il danno, parso da subito importante, non costituiva un pericolo immediato per gli astronauti, ma rimaneva il problema di come farli rientrare a Terra, con il loro taxi spaziale ormai fuori uso. Ora l'agenzia spaziale Roscosmos e la NASA si sono accordate per inviare una "missione di salvataggio" in orbita che risolva l'intoppo.

Serve un piano alternativo. Stando alle analisi delle immagini ad alta risoluzione del sito danneggiato e alle simulazioni condotte a Terra, la perdita della Soyuz MS-22 sarebbe stata causata da un micrometeoroide o da un frammento di spazzatura orbitale non più larghi di 1 mm, abbastanza però da provocare la completa fuoriuscita di liquido refrigerante dal segmento propulsivo del veicolo spaziale. Il danno comporterebbe elevate temperature all'interno della capsula in fase di rientro, che potrebbero compromettere i computer che impostano la traiettoria orbitale del mezzo, mettendo in pericolo l'equipaggio. Pertanto questa Soyuz non è considerata affidabile.

Una sola scialuppa per sette persone. A questo punto resta una sola navicella per i sette astronauti sulla ISS: la Crew Dragon, che però ha solo 4 posti (5, stringendosi un po', se proprio fosse necessario). Perciò Roscosmos ha deciso di anticipare al 20 febbraio il lancio, programmato per marzo, della Soyuz MS-23, che contrariamente ai piani precedenti viaggerà vuota per riportare a Terra l'equipaggio rimasto "a piedi": i tre astronauti che avrebbero dovuto iniziare a marzo la loro missione e salire con questa navicella di backup dovranno invece aspettare qualche mese.

Anche l'equipaggio della Soyuz MS-22 (i cosmonauti Sergey Prokopyev e Dmitri Petelin e l'astronauta della NASA Frank Rubio) che avrebbe dovuto ritornare a Terra a marzo 2023, dovrà probabilmente cambiare programma e trattenersi in orbita fino settembre, quando sarà pronta la Soyuz MS-24 per portare sulla ISS un altro equipaggio. In questo modo rimarrebbe garantita la normale turnazione di uomini e navicelle a bordo. Se nel prossimo mese si verificasse qualche situazione critica che richiedesse l'evacuazione della ISS, si valuterà l'impiego della capsula danneggiata o un viaggio in sovrannumero nella Crew Dragon.

Armi micidiali. Come ricordato dal Guardian, i micrometeoriti, pezzi di roccia o metallo talvolta piccoli come granelli di sabbia, costituiscono un rischio importante per le missioni umane nello Spazio, soprattutto data la loro velocità orbitale, pari a circa 27.400 km orari: sono molto più veloci di un proiettile.

13 gennaio 2023 Elisabetta Intini
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