Sul Pianeta Rosso, un tempo, enormi geyser spruzzavano fango e acqua frizzante fino a 2 km di altezza. L'incredibile spettacolo è descritto in uno studio di Alistair Bargery (Lancaster University, Regno Unito), condotto analizzando il suolo di Marte alla ricerca dei segni di un'antica presenza di acqua. I geyser marziani, a quanto si scopre, dovevano essere prodotti dall'azione di bolle di biossido di carbonio presenti nel sottosuolo, che spingevano l'acqua fino alla superficie, da dove usciva attraverso spaccature del suolo producendo enormi getti che potevano restare in attività per diversi mesi. «Il fenomeno è analogo a quello che accade quando si scuote una bottiglia di Coca Cola e si apre il tappo», spiega Adam Neather, uno dei ricercatori che ha partecipato allo studio. Prova di questa teoria sono, tra l'altro, i depositi lasciati, con tutta probabilità, dagli enormi "spruzzi" e dal fango gettato a lungo raggio. [AP]