Si avvicina l’undicesimo compleanno di Opportunity: il 25 gennaio saranno 11 anni di esplorazione sul lontano Pianeta Rosso, un record assoluto per un rover progettato per vivere nei deserti di Marte per 3 mesi, ad essere ottimisti. Ora però i segni del tempo si fanno sentire.
Il fido robot esploratore sta vivendo una perdita di memoria assai preoccupante. Da alcune settimane infatti, gli episodi di “amnesia” si ripetono con una certa frequenza, tanto che John Callas, primo responsabile della Mars Exploration Rover - come viene indicata la missione di Opportunity e del suo gemello Spirit (ormai defunto) - considera la situazione «piuttosto seria».
QUALE MEMORIA? Quel che difetta è la memoria flash, ossia dello stesso tipo di quelle incorporate nelle fotocamere e videocamere digitali. Non dura in eterno: «La memoria flash ha una durata limitata», spiega Callas. «Consente un certo numero di cicli di lettura e scrittura, oltre i quali inizia a deteriorarsi. E dopo quasi 11 anni di lavoro sembra che sia giunto il momento del degrado.»
IN AIUTO, UN’ALTRA MEMORIA. In questo periodo, per immagazzinare le immagini e i dati rilevati, il rover utilizza la memoria Ram - quella che nei computer viene usata per memorizzare i dati temporanei. Il problema sta nel fatto che se il rover non riesce a inviare i dati raccolti al Jet Propulsion Laboratory di La Canada Flintridge prima dello spegnimento dei propri computer, essi vanno inesorabilmente persi.
E c’è dell'altro. Ogni qualvolta si viene a creare un problema con la memoria flash, il computer di bordo si riavvia: quando questo avviene, l’attività a lungo termine che la squadra di tecnici programma per il rover si ferma in attesa di ulteriori istruzioni dal Jpl. E così durante i fine settimana o le festività, queste indesiderate situazioni fanno perdere al robot giorni di lavoro.
LA FINE NON è PREVEDIBILE. Fin quando durerà questa situazione? «Non lo sappiamo», afferma Callas. «Opportunity è come una persona anziana che gioca ancora a tennis, ma ha qualche acciacco che potrebbe fermarlo per sempre nel breve o nel medio termine. Fino a quel momento andiamo avanti.»
Opportunity, così come il suo gemello Spirit, era stato inviato su Marte per cercare segni e di acqua liquida in un lontano passato e non ha deluso i suoi costruttori. Esso ha trovato molte testimonianze della presenza del prezioso liquido in più punti sul lungo tragitto percorso.
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