Dopo più di un anno di lavoro sul Vera Rubin Ridge, una cresta rocciosa ricca di ossido di ferro, che Curiosity ha più volte trapanato prelevando campioni da analizzare, il rover della NASA è pronto a partire per altri lidi: ma prima, come ogni turista che si rispetti, si è concesso un ultimo selfie davanti a quella che è stata la sua casa da settembre 2017 ad oggi.
La foto qui sopra è stata scattata lo scorso 15 gennaio dalla camera Mars Hand Lens Imager (Mahli), posizionata alla fine del braccio robotico di Curiosity. Si tratta in realtà di un collage di 57 foto accostate a formare quello che sembra un autoscatto (su questo tema vedi anche: come fa Curiosity a farsi i selfie da solo?). Se ingrandite l'immagine, in basso a sinistra si intravede (appena) il "sito" di Rock Hall, la 19ma perforazione effettuata da Curiosity dall'inizio della sua missione sul Pianeta Rosso: si vede appena anche perché il collage è più "polveroso" del solito, per via del materiale sollevato da una tempesta regionale.
Un nuovo compito. La prossima meta del robottino è una regione argillosa del Monte Sharp, dove Curiosity eseguirà altre perforazioni. Gli scienziati della NASA attendono con ansia la nuova campagna di lavori perché l'argilla ha bisogno di acqua per formarsi: l'area potrebbe dunque offrire nuovi indizi circa la passata presenza di vita sul Pianeta Rosso (o almeno sulle condizioni favorevoli al suo sviluppo).
Radiosveglia. Quanto al compagno silenzioso di Curiosity su Marte, Opportunity, la NASA ha avviato una nuova, più decisa serie di tentativi di risveglio del rover, in letargo dopo la violenta tempesta che nella tarda primavera del 2018 aveva investito il Pianeta Rosso. Nelle prossime cinque settimane saranno inviati radiocomandi che possano "bypassare" le strumentazioni potenzialmente danneggiate dal lungo blackout.
ultima chance. Poiché le radiochiamate inviate finora non hanno avuto esito positivo, può essere che i pannelli solari siano liberi da polveri ma che le batterie siano più scariche del previsto; un'altra possibilità è che a essere danneggiati siano la radio a banda X o l'orologio interno del rover. È questa la speranza della NASA, che "chiederà" a Opportunity di attivare le sue strumentazioni radio di backup e resettare il suo orologio inviando infine un cenno di vita.
Questo estremo tentativo è importante perché la stagione dei venti capaci di tenere puliti i pannelli solari sta per terminare, e l'inverno nell'emisfero sud del Pianeta si avvicina. Le temperature potrebbero presto precipitare, danneggiando in modo permanente le batterie e gli altri sistemi.