Gli elicotteri sono macchine volanti già abbastanza complesse da far volare sulla Terra, figuriamoci quanto si complicano le cose se pensiamo di farli per Marte, come è nelle intenzioni dalla Nasa. Il problema del Pianeta Rosso è che la sua atmosfera ha una densità pari a un centesimo dell'atmosfera della Terra, mentre per la temperatura può accadere che scenda anche a meno novanta gradi centigradi.
Eppure è deciso, un piccolo elicottero del peso 1,8 chilogrammi sulla Terra (su Marte meno di 700 grammi) sarà imbarcato sotto la pancia del rover che la Nasa invierà su Marte nel 2020 e per la prima volta solcherà i cieli di un altro pianeta. Per arrivare preparati all'appuntamento, scienziati e tecnici della Nasa conducono esperimenti sull'elicottero già da inizio anno; in particolare, negli ultimi giorni, è stato eseguito un volo in un ambiente che ha simulato fedelmente le condizioni che il piccolo velivolo troverà su Marte.
Simulatore di atmosfera. Sono state riprodotte le temperature estreme, l'atmosfera poco densa e, in una camera a vuoto, anche gli effetti della gravità marziana (circa un terzo di quella terrestre), ricorrendo all'uso di un cordino per sostenere l'elicottero durante il volo, per fargli "perdere peso". Dall'ambiente sono stati aspirati l'azoto, l'ossigeno e altri gas non presenti nell'atmosfera di Marte, lasciando l'anidride carbonica, che invece è l'ingrediente principale.
Prossima fermata: Marte. «Avevamo già realizzato più di 75 minuti di volo in ambiente marziano simulato», afferma Teddy Tzanetos, direttore del team Mars Helicopter del Jpl della Nasa, «ma questo era il primo volo in gravità ridotta. Non sapevamo come sarebbero andate le cose, ma il sistema che "riduce" la gravità ha funzionato perfettamente, così come l’elicottero. Il prossimo volo sarà su Marte!»
L’elicottero - composto da circa 1.500 singole parti in fibra di carbonio, alluminio, silicio, rame - sarà impegnato in voli della durata di 90 secondi che avranno lo scopo principale di perlustrare le aree attorno al rover.