Entra nel vivo la missione della sonda europea rimasta in orbita. Beagle 2 intanto tace.
Una rappresentazione artistica della sonda Mars Express in orbita. Foto: © ESA. |
La sonda orbitante Mars Express è la prima missione europea, coordinata dall'ESA, che ha come obiettivo l'esplorazione del pianeta rosso. Anche se ogni contatto con Beagle 2, atterrato su Marte il giorno di Natale, è stato perso, gli scienziati non sono affatto preoccupati, perché il lavoro principale sarà svolto proprio dalla sonda Mars Express, che entrerà nel vivo della missione a partire dalla notte tra il 7 e l'8 gennaio. Resterà in orbita per due anni e invierà sulla Terra preziosissime informazioni. La sonda europea avrà il compito di compiere la mappatura del pianeta, ne studierà la composizione del terreno, misurerà il debole campo magnetico del pianeta e molto altro ancora.
Radar sotterraneo. In dettaglio Mars Express ha a bordo un radar, chiamato Marsis, in grado di scandagliare i differenti strati del terreno, analizzandone la composizione, per circa 5 km al di sotto la superficie del suolo marziano. Il sistema utilizzato è simile a quello del moderno cellulare si stabilisce una frequenza, in questo caso una bassa frequenza. Le onde che penetreranno in profondità hanno la capacità di essere riflesse nel caso si trovasse acqua allo stato liquido. Ed è proprio quello che sperano di trovare i ricercatori europei.
Occhi puntati su Marte. A raccontare la missione è Enrico Flamini, responsabile dell'osservazione dell'Universo dell'ASI: «Le osservazioni di Mars Express sono tantissime: si effettueranno delle misure dei moti dell'atmosfera, della composizione chimica della superficie. Una delle più interessanti è la ricopertura fotografica stereoscopica con immagini in 3D ad altissima risoluzione. Mars Express gira su un orbita ellittica intorno a Marte e quando raggiunge la minima distanza (meno di 300 km dalla superficie) attiva la camera fotografica di bordo. Grazie a un teleobiettivo potentissimo riesce a fotografare oggetti di dimensioni di due metri, grandi più o meno come un tavolino».
I dati ricevuti dalle missioni precedenti hanno mostrato che Marte hai poli “ghiacciati” L'osservazione geologica ha evidenziato lo scorrimento di “acque superficiali” in terreni apparentemente recenti. L'acqua secondo gli studiosi è dunque intrappolata nel sottosuolo ed è proprio quello che Mars Express cercherà di scoprire.
(Notizia aggiornata all'8 gennaio 2004)