Spazio

L'Universo potrebbe essere più sterile di quel che si pensa

Secondo una recente ricerca l'esplosione di stelle e l'attività di alcuni buchi neri potrebbe produrre un tasso di raggi gamma che renderebbe molte galassie inospitali a altre poco abitabili

Nell’Universo la vita evoluta è forse più rara di ciò che ci piace pensare. Dei circa 100 miliardi di galassie dell’Universo osservabile forse solo il 10% è in grado di sostenere la vita complessa come la conosciamo. Lo sostengono due astrofici della Washburn University di Topeka.

Ciò che renderebbe sterili la maggior parte delle galassie sarebbero i raggi gamma (prodotti da violente esplosioni stellari), che sono in grado di spazzare via ogni forma di vita più elaborata dei microbi, rendendo sterile l’ambiente anche per miliardi di anni.

DUE TIPI DI RADIAZIONI. Gli astronomi hanno scoperto l’esistenza di tali radiazioni fin dal 1967, grazie a satelliti progettati per individuare test nucleari. Oggi si scoprono esplosioni gamma al ritmo di una al giorno.

Ci sono due tipi di esplosioni di tal genere: quelle che durano meno di uno o due secondi, e che si verificano molto probabilmente quando due stelle di neutroni o buchi neri spiraleggiano l’uno attorno all’altro, e quelle “lunghe” anche decine di secondi, che sono il risultato di stelle massicce che collassano ed esplodono. Questo tipo di emissioni sono più rare delle precedenti, ma rilasciano anche 100 volte più energia.

Lo studio ha analizzato quali galassie sono più propense a produrre situazioni in grado di causare esplosioni gamma e ha stimato che in galassie simili alla nostra i pianeti esistenti tra il nucleo galattico e 6.500 anni luce da esso hanno avuto il 95% di probabilità di essere colpiti da tali radiazioni e quindi di essere privi di vita evoluta. Se ne deduce dunque che la vita sarebbe possibile solo alle periferie delle galassie simili alla Via Lattea. Ma ci sono galassie che possiedono un quadro ancora più tetro. Galassie che per la loro dimensione e composizione risultano per il 90% totalmente inondate da radiazioni gamma: lì, la vita per come la conosciamo risulta impossibile.

Forse i ricercatori del Seti stanno cercando segnali intelligenti nella direzione sbagliata

SOLO DA 8 MILIARDI DI ANNI. C’è poi un altro elemento da considerare. Secondo i ricercatori tutte le galassie dell’Universo nei primi 5 miliardi di anni avevano un tasso di radiazioni gamma che le rendeva sterili e dunque la vita ha potuto svilupparsi solo da 8 miliardi di anni a questa parte.

Sono dunque poche le possibilità di vita nell’Universo? «In realtà», spiega Tsvi Piran, «la vita potrebbe esserci, ma è difficile trovare quella evoluta, intelligente. E questo potrebbe essere molto importante per i ricercatori del Seti (Search for extraterrestrial Intelligence) che puntano i loro radiotelescopi per cercare segnali radio inviati da sorgenti artificiali soprattutto verso il centro della galassia.

Forse dovrebbero cercare altrove.»

Ma il nostro pianeta non è mai stato colpito da raggi gamma? È possibile, sostengono i ricercatori. Tra l’altro la grande estinzione che la Terra soffrì circa 450 milioni di anni fa potrebbe essere stata causata proprio da raggi gamma arrivati da chissà dove. In quel caso si stima che scomparve l'80% della vita.

28 novembre 2014 Luigi Bignami
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