L’universo potrebbe essere più vecchio di quel che sembra. Se ne sono accorti alcuni astronomi del Carnegie Institution di Washington che per calcolare la distanza di una coppia di stelle della galassia M33, nella costellazione del Triangulum, hanno usato un nuovo metodo di misurazione. Con il nuovo calcolo, che si basa sulla comparazione tra la luminosità intrinseca delle stelle e la loro brillantezza visibile, hanno scoperto che la galassia è più lontana di quello che prima si pensava. E precisamente 3,14 milioni di anni luce, mezzo miliardo di anni luce in più.
Forse non è molto per noi, ma per gli scienziati potrebbe avere una ricaduta interessante: se il calcolo fosse confermato, dovrebbero essere riviste alcune delle complesse misurazioni fin qui fatte con la “costante di Hubble” (il sistema inventato dall’astronomo Edwin Hubble per stabilire l’età dell’universo).
E così l’universo invece di essersi formato 13,7 miliardi di anni fa, potrebbe essere “nato” 15,8 miliardi di anni fa. Uno scarto di due miliardi di anni, che come una vecchia signora, probabilmente l’universo cerca di non mostrare.