Grande, grandissima, colorata e con un livello di dettaglio mai raggiunto prima. È l'immagine della "Luna a colori", una mappa del nostro satellite naturale recentemente pubblicata dallo US Geological Survey, il servizio geologico degli Stati Uniti, in collaborazione con la NASA e con Earth Planetary Society.
Vecchio e nuovo. L'immagine è stata ottenuta unendo e rielaborando digitalmente 6 mappe regionali realizzate dalle missioni Apollo delgi anni '60 con fotografie e rilevazioni di ultima generazione ottenute dalle più recenti missioni satellitari.
Le informazioni relative alle quote delle regioni equatoriali sono state raccolte dalla missione Selene dell'Agenzia Spaziale giapponese, mentre la geografia dei poli è stata integrata con i dati ricavati dalle osservazioni del Lunar Orbiter della NASA.
Geologia lunare a portata di clic. La nuova "mappa geologica unificata della Luna" utilizza una combinazione di codici colore per descrivere la stratificazione del suolo.
Come si può notare nell'immagine c'è una netta predominanza del colore rosa: rappresenta le formazioni risalenti al periodo Imbriano inferiore, 3 miliardi e mezzo di anni fa, quando la Luna fu letteralmente bombardata da numerosi asteroidi, responsabili della formazione dei crateri visibili ancora oggi.
La mappa esiste solo in versione digitale ed è accessibile a tutti (basta cliccare qui ma l'immagine è molto grande e pesante): aiuterà ricercartori e appassionati a saperne di più sulla nostra Luna e permetterà una più precisa pianificazione delle prossime missioni sul satellite.