Rosetta, la sonda dell'Agenzia Spaziale Europea (ESA), la scorsa settimana, tra l’11 e il 15 novembre ha effettuato il suo ultimo fly-by del nostro pianeta, passando poco meno di 2.500 km sopra l'Oceano Indiano. Si tratta del terzo e ultimo sorvolo della Terra previsto: ora la sonda riprenderà definitivamente il proprio cammino verso lo spazio profondo. L'obiettivo è quello di raggiungere la cometa 67P/Churyumov-Gerasimenko, suo oggetto di studio, nel maggio del 2014. La sonda Rosetta, il cui nome deriva dalla stele di Rosetta è un ambiziosissimo progetto nato con l'obiettivo di svelare i segreti dell’origine del Sistema Solare e dei processi che sono stati alla base della formazione dei pianeti.
"Falce di Terra" ripresa dalla telecamera Osisris a bordo della sonda Rosetta durante il suo ultimo flyby del nostro pianeta dello scorso 13 novembre.
Nel corso del suo spettacolare saluto alla Terra, Rosetta ha ripreso delle bellissime immagini del nostro pianeta. In particolare, una di queste mostra una meravigliosa “falce di Terra” in cui l’emisfero sud appare particolarmente brillante, con la luce concentrata sull’Antartide e l’America meridionale.
Immagine della Terra ripresa dalla telecamera di navigazione della sonda Rosetta poco dopo il passaggio alla minima distanza dal nostro pianeta nel corso del flyby del 13 novembre.
Lanciata nel marzo del 2004, Rosetta si è avvicinata al nostro pianeta per ricevere l’ultima spinta gravitazionale necessaria per poter arrivare al suo obiettivo, che raggiungerà quando questo si troverà ad una distanza dal Sole di circa 800 milioni di chilometri, ben oltre l’orbita di Giove. Gli altri due incontri con la Terra sono avvenuti nel marzo 2005 e nel novembre 2007. La prossima volta che Rosetta farà parlare di sé sarà nel giugno del prossimo anno, quando passerà a soli 3.000 km di distanza dall’asteroide (140) Lutetia, il secondo pianetino che incontrerà nel corso del suo lunghissimo cammino interplanetario, dopo (2867) Steins che ha sfiorato ad una distanza di soli 800 km il 5 settembre 2008.
A partire dal maggio 2011 la sonda entrerà in una condizione di “ibernazione”, che le permetterà di raggiungere la cometa con il minor dispendio di energia. Verrà risvegliata nel primavera del 2014, quando sarà in vista della Churyumov-Gerasimenko ed inizierà la raccolta di dati ed immagini della cometa con i 21 strumenti di cui è dotata. Di questi, ben 8 sono italiani e molta tecnologia italiana è anche presente nel lander Philae, che sarà il primo veicolo costruito dall’uomo a posarsi e ad ancorarsi sul nucleo di una cometa e a prelevarne dei campioni, che verranno analizzati in loco, con un braccio robotico dotato di un trapano speciale.