In questi giorni, poco dopo il tramonto, potreste vedere il cielo illuminarsi di uno strano e magico bagliore, non molto diverso da quello dell'aurora. L'inquinamento luminoso non c'entra: si tratta di luce zodiacale.
Questo fenomeno è causato dalla riflessione della luce solare da parte delle polveri interplanetarie lasciate da comete e asteroidi, minuscoli detriti cosmici dotati di un'albedo (potere riflettente) propria, che entrano nell'atmosfera terrestre e si depositano in un cono di luce più ampio vicino al Sole, e più sottile verso l'alto.
Scansati, luna. La debole intensità della luce zodiacale (chiamata così perchè visibile in corrispondenza della fascia dello zodiaco) fa sì che nelle notti rischiarate dalla Luna il fenomeno non si noti o quasi. Ma fino al 20 febbraio, complice una Luna molto discreta, noi abitanti dell'emisfero settentrionale dovremmo riuscire a osservarlo a partire da 90 minuti dopo il tramonto.
Come osservarla. Gli esperti consigliano di raggiungere un luogo al riparo dall'inquinamento luminoso, aspettare circa 20 minuti per abituarsi all'oscurità e, poi, guardare verso ovest-sudovest. Venere e Marte dovrebbero apparire come puntini luminosi vicino all'orizzonte occidentale: da lì dovrebbe partire la base del cono luminoso della luce zodiacale, inclinata verso sinistra come nella foto qui sotto.
Trova le differenze. Non confondetevi con la Via Lattea: se siete abbastanza fortunati dovreste vedere la nostra galassia più spostata sulla destra di 20 gradi, e caratterizzata da una luminosità più intensa.
Chi si trovasse nell'emisfero australe può assistere al fenomeno nelle prime ore del mattino, prima del sorgere del Sole. Non a caso la luce zodiacale viene a volte chiamata "falsa aurora": durante l'autunno, nel nostro emisfero è visibile infatti un'ora o due prima del sorgere del Sole, ed è facile sbagliarsi.