Spazio

Lo spazio ai privati

SpaceShipOne vola nella leggenda: in meno di due settimane va nello spazio e si aggiudica i 10 milioni di dollari (oltre 15 miliardi delle vecchie lire) del Xprize.

Lo spazio ai privati
SpaceShipOne vola nella leggenda: in meno di due settimane va nello spazio e si aggiudica i 10 milioni di dollari (oltre 15 miliardi delle vecchie lire) del Xprize.

SpaceShipOne durante la sua corsa nella Storia.
SpaceShipOne durante la sua corsa nella Storia.

Missione compiuta per SpaceShipOne: la navicella della Scaled Composites ha vinto l'Xprize ed entra di diritto nella storia dell'aviazione spaziale. Per la seconda volta in meno di due settimane il veicolo è infatti riuscito a portare nello spazio a oltre 100 chilometri di distanza dalla Terra, un carico equivalente al peso di due persone.
Il mattino ha l'oro in bocca. Lo SpaceShipOne è decollato all'alba di lunedì (il primo pomeriggio in Italia) dal Mojave Airport, nel deserto californiano, agganciato a uno speciale aereo che lo ha condotto fino alla quota di circa 15.000 metri. Da qui il veicolo spaziale ha proseguito spinto dai propri motori fino a raggiungere e superare la quota obiettivo, al confine tra l'atmosfera terrestre e lo spazio.
L'onore di sedersi ai comandi del mezzo è toccato a Brian Binnie, 51 anni, pilota della marina americana, che per l'occasione ha sostituito Mike Melvill, protagonista delle precedenti prove.
Primo volo con giramento. Il primo dei due voli che hanno permesso al team di aggiudicarsi il premio di 10 milioni di dollari ha avuto luogo lo scorso 29 settembre.
Nonostante gli accurati preparativi, la missione, non è stata del tutto tranquilla. Pochi secondi dopo l'accensione del secondo propulsore, la navicella, per motivi ancora da chiarire, ha compiuto 29 vorticose rotazioni su se stessa. Sebbene stesse viaggiando a circa il triplo della velocità del suono, il pilota non si è lasciato prendere dal panico, è riuscito a riprendere il controllo del mezzo e a concluso positivamente la prova.
Ricchi&famosi. Nata nel 1996 su iniziativa di Peter Diamandis, scienziato e uomo d'affari, la X-prize Foundation vuole far rivivere in chiave spaziale i premi messi in palio agli inizi del '900 per gli aviatori che compivano le grandi trasvolate. Le decine di milioni di dollari raccolte dalla fondazione testimoniano il successo riscosso sia presso i privati sia presso le aziende. Tra i sostenitori del premio, oltre alla famiglia Ansari che con il suo contributo milionario si è guadagnata il diritto di battezzare con il proprio nome la competizione, troviamo magnati dell'industria come Paul Allen (Microsoft), scrittori celebri come Tom Clancy e Arthur C. Clake, e attori del calibro di Tom Hanks.
Ben 26 team provenienti da 7 paesi si sono sfidati in questa singolare corsa allo spazio, ma nessuno tranne Scaled Composites è mai riuscito a far decollare i propri mezzi.
Week-end nello spazio. E mentre i membri del team si preparano a festeggiare, Richard Brenson, uno degli investitori, sta già pensando di sfruttare commercialmente la tecnologia sviluppata per lo SpaceShipOne. Il suo obiettivo è quello di portare turisti nello spazio entro il 2007, a 190.000 euro per biglietto.
Il prossimo appuntamento con la X-prize Cup è fissato per il 2006, con nuove sfide sempre legate ai voli commerciali nello spazio.

(Notizia aggiornata al 4 ottobre 2004)

4 ottobre 2004
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