La tappa triestina dei Grandi Incontri di Focus si chiude parlando di spazio, futuro e nuove tecnologie (guarda l'incontro completo).
Protagonisti dell’incontro il direttore di Focus Jacopo Loredan, l’ing. Iolondo Murtarelli di ab medica, Umberto Guidoni (astronauta) e Luisa Innocenti (head of clean space office di ESA).
Operato dal robot. Muttarelli ha illustrato al pubblico le potenzialità di da vinci (min 0’53” del video qui sopra), il robot chirurgo più evoluto al mondo. Ad oggi ne esistono 3919 esemplari in tutto il mondo, di cui 94 in Italia.
Obiettivo di da vinci non è quello di sostituire il medico bensì quello di amplificarne le capacità riducendo gli errori.
Il chirurgo umano opera davanti a una consolle dalla quale manovra telecamere e strumenti all’interno del corpo del paziente (min 04’28”): in questo modo ogni sua incertezza o tremore vengono eliminati a tutto vantaggio della sicurezza del paziente.
da vinci offre al medico una straordinaria possibilità di ingrandimento e permette di compiere con gli strumenti chirurgici movimenti impossibili alla mano umana.
Il ruolo di da vinci è fondamentale anche per l'addestramento dei medici, per la telemedicina e la medicina contemporanea. Permette cioè al medico che sta operando di trasmettere le immagini a un collega lontano per un consulto o altro (min 08’00”).
A spasso nello spazio. Umberto Guidoni e Jacopo Loredan hanno poi accompagnato il pubblico in un affascinante viaggio alla scoperta del Sistema Solare e dei corpi celesti sui quali è più probabile trovare la vita (min 19’00”).
Grazie alle informazioni fornite da sonde e satelliti oggi sappiamo che sugli altri pianeti del sistema solare le possibilità di trovare la vita sono davvero poche (min 22’30”).
Da questo punto di vista gli astrofisici ripongono molte più speranze nelle lune di Giove (min 28’03”) e nei sistemi extrasolari (min 38’00”), anche se per ora non disponiamo di tecnologie idonee a raggiungerli.
E la meta finale, almeno per i prossimi decenni, è sempre Marte (min 44’03”).
Spazio pulito. Luisa Innocenti ha spiegato il ruolo dell’ufficio “spazio pulito” dell’ESA (min 47’28”), il cui compito è quello di ridurre l’impatto ambientale delle attività umane nello spazio, gestire il fine vita dei satelliti e ripulire lo spazio da satelliti “morti” o parti di essi.
Ad oggi nello spazio ci sono circa 8000 tonnellate di immondizia che stanno diventando molto pericolose per i satelliti in servizio. Basta infatti un detrito di un centimetro quadro, che viaggia a oltre 1000 km/h per distruggere un satellite in funzione grande come un autobus (min 54’20”).
L’ESA sta quindi lavorando in due direzioni: sulla progettazione dei nuovi satelliti, che deve prevedere la loro gestione del loro fine vita (min 58’06”), e sul recupero, o sulla distruzione sicura, dei rottami spaziali in orbita oggi.
Tra i programmi dell’ESA c’è quello di mandare in orbita speciali veicoli in grado di catturare con reti o braccia robotizzate i detriti spaziali e trascinarli nell’atmosfera terrestre così da farli bruciare (min 59’12”).
Passato e futuro della conquista spaziale. Guidoni ha poi ripercorso la storia della conquista dello spazio, dal primo storico volo di Gagarin (1h06’00”) alla costruzione dell’ISS. E il futuro? L’astronauta ha illustrato i progetti della NASA, dell’ESA e dei privati per il ritorno sulla Luna e per la conquista di Marte.
L’intervento di Guidoni si è concluso con una suggestiva previsione su come evolverà la corsa allo spazio nei prossimi secoli (1h18’05”): l’esperto immagina navi generazionali, che partiranno per nuovi mondi in viaggi senza ritorno.
L'incontro si è chiuso con le domande del pubblico: che caratteristiche deve avere chi vuole diventare astronauta (1h35'00")? Come si vive nello spazio in condizioni di microgravità (1h39'00")? Come collaborano nei programmi spaziali le varie agenzie(1h51'10")?