L'Esa (Agenzia spaziale europea) ha diffuso alcuni fotogrammi che mostrano il satellite Aeolus durante il suo rientro controllato avvenuto lo scorso 28 luglio 2023.
"Stella" cadente. Le immagini sono relative agli ultimi momenti in cui i team della missione hanno visto Aeolus. L'animazione (sotto) è stata creata usando le ultime otto immagini scattate al satellite, mostrando l'inizio della sua rotazione mentre "scosso" dall'atmosfera terrestre. Il satellite si sarebbe disintegrato di lì a due ore nell'atmosfera terrestre sopra l'Antartide, lontano dalle regioni abitate. Intorno alle 20:40 ora italiana, per circa due minuti, Aeolus – si legge nel comunicato dell'Esa – è diventato una palla di fuoco, una specie di stella cadente temporanea nell'atmosfera.
Aelous è rimasto in orbita intorno alla Terra per quattro anni, undici mesi e sei giorni. Per tre ore alla fine, un periodo molto breve, è diventato un detrito spaziale.
Nelle regole. Le regolamentazioni internazionali sulla gestione dei detriti spaziali stabiliscono un limite di quanto tempo un satellite dovrebbe rimanere in orbita una volta completata la sua missione: non più di 25 anni. Per le missioni che volano a quote basse, il loro ritorno è accelerato poiché vengono catturati dalla sottile atmosfera terrestre e riportati rapidamente a casa.
Durante il rientro assistito, il primo del genere, non solo il rischio (già basso) di detriti cadenti è stato ridotto di un fattore di 150, ma anche il tempo in cui Aeolus è stato lasciato in orbita incontrollata è stato abbreviato di alcune settimane, limitando il rischio di collisioni con altri satelliti in orbita.