Galileo
flyby
sono stati scoperti satelliti in orbita attorno a quasi 200 asteroidi.
Immagine dell'asteroide Kleopatra ottenuta dal telescopio Keck II. A sinistra l'immagine "grezza", a destra dopo l'elaborazione. In quest'ultima immagine, sono chiaramente visibili la forma estremamente allungata di Kleopatra e, in alto a destra, i due piccoli punti luminosi indicati dai numeri 1 e 2. Sono i due piccoli satelliti del diametro di circa 8 km.
le due mini-lune dell’asteroide (216) Kleopatra, uno dei 5 sistemi tripli finora conosciuti, hanno avuto origine in un periodo compreso tra 100 e 10 milioni di anni fa.
è stato possibile determinare la densità di Kleopatra.
3,6 g/cm3, un dato significativo che lascia ipotizzare la presenza di ampi spazi vuoti all'interno dell'asteroide.
il 30-50% del volume possa essere vuoto.
n insieme di frammenti tenuti assieme dalla mutua attrazione gravitazionale, in pratica un enorme “mucchio di sassi” ricoperto di regolite.
Immagini dell'asteroide Kleopatra ottenute dai dati radar a diverse fasi rotazionali. La sua forma è impressionante, assomiglia in tutto e per tutto ad un "osso di cane".
forma a “osso di cane”
circa 100 milioni di anni fa lo scontro obliquo con un altro asteroide ha impresso a Kleopatra un più veloce moto di rotazione attorno al proprio asse
l’asteroide avrebbe assunto la forma allungata bilobata, espellendo dalle estremità vari pezzi tra i quali le due lune attuali.