Sono state rilasciate da poco le prime immagini radar dell’asteroide 2004 BL86, che lo scorso 26 gennaio alle 16:19 (ora italiana) è transitato a una distanza di circa 1,2 milioni di km dalla Terra, poco più di tre volte la distanza che ci separa dalla Luna. Con grande sorpresa dei ricercatori, che per osservare l’asteroide hanno utilizzato il radiotelescopio da 70 metri di diametro di Goldstone (California), in prossimità di 2004 BL86 è ben visibile una piccola luna.


Uno fra tanti. Le immagini mostrano il corpo principale, le cui dimensioni sono di 325 metri, e un piccolo satellite di circa 70 metri di diametro. Nella popolazione degli asteroidi con orbite prossime a quella della Terra (near-Earth asteroid, NEA) con diametro superiore ai 200 metri, circa il 16% è composto da oggetti binari (l'asteroide primario con un piccolo asteroide che gli orbita attorno) o addirittura tripli (due lune).


Il passaggio di lunedì scorso è stato importante per vari motivi scientifici: è stato tra i più prossimi e per questo motivo ideale per l'osservazione scientifica. E soprattutto non ce ne saranno di simili per molto tempo. Bisognerà aspettare fino al 7 agosto 2027, quando un oggetto di circa 1 km di diametro, 1999 AN10, transiterà dal nostro pianeta a soli circa 40.000 km di distanza.
Il radar, uno srumento potentissimo. Quella radar è una tecnica molto potente per studiare le dimensioni di un asteroide, la forma, lo stato di rotazione, le caratteristiche e la rugosità superficiali, e per migliorare considerevolmente la precisione della misurazione delle loro orbite, consentendone il calcolo molto avanti nel futuro.


Piccoli compagni. Il primo satellite asteroidale fu scoperto dalla sonda Galileo il 28 agosto 1993 durante un flyby dell’asteroide 243 Ida, un oggetto di circa 31 km di diametro attorno a cui orbita una minuscola luna di 1,5 km denominata Dactyl. Da allora, sono stati scoperti oltre 100 asteroidi con attorno uno o più satelliti.