Le analisi di recenti osservazioni effettuate dall’osservatorio orbitante infrarosso Spitzer fanno ritenere che la struttura del disco della nostra Galassia sia costituita da due grandi braccia di spirale anziché quattro come ritenuto finora. Questi due bracci sembrano collegarsi con i confini della struttura a forma di barra che sembra costituire la regione centrale della Via Lattea.
Da oltre 60 anni, cioè dall’avvento della radioastronomia, sono state realizzate mappe della Galassia di cui facciamo parte. I primi modelli suggerivano una struttura a spirale a quattro grandi bracci, denominati Norma, Scutum-Centaurus, Sagittarius e Perseus. Il Sole si trova vicino a un piccolo braccio non completamente sviluppato chiamato il braccio di Orione, che si trova tra quello del Sagittario e quello di Perseo.
Le osservazioni di Spitzer sembrano invece dimostrare che nel disco della Via Lattea si sviluppano solo due bracci principali, quello dello Scutum-Centaurus e di Perseus, una struttura tipica per le galassie barrate. I due bracci principali, ospitano una grande concentrazione sia di stelle giovani e brillanti, sia di più vecchie che hanno ormai raggiunto lo stadio di giganti rosse. I due bracci più piccoli, Norma e Sagittario, sono invece costituiti da ammassi di stelle giovani e da numerose nebulose dove l’attività di formazione stellare è ancora relativamente intensa.
Questa immagine, rappresentata da una tipica galassia a spirale barrata, illustra la nuova visione della nostra Galassia. La Via Lattea è costituita da due braccia principali che fuoriescono dalle estremità della barra centrale (braccio di Scutum-Centaurus e di Perseus). Due altri bracci minori (Norma e Sagittarius) appaiono meno distinti. Il Sole è localizzato a circa 30.000 anni luce dal nucleo galattico.