Spazio

La triplice alba (e tramonto) che non dovrebbero esistere

Astronomi alla scoperta di pianeta che non c'è (ma si vede) con tre soli.

La triplice alba (e tramonto) che non dovrebbero esistere
Astronomi alla scoperta di pianeta che non c'è (ma si vede) con tre soli.

Un romantico triplice tramonto come si vedrebbe da un'ipotetica luna del pianeta appena scoperto. Foto © NASA/JPL-Caltech.
Un romantico triplice tramonto come si vedrebbe da un'ipotetica luna del pianeta appena scoperto. Foto © NASA/JPL-Caltech.

Anche i fans più scatenati (e romantici) di Luke Skywalker e Guerre Stellari sarebbero stupefatti di fronte a un pianeta simile: illuminato da ben tre soli. Peccato però che tale pianeta non esista. O meglio… si vede, ma non dovrebbe esserci. Un sistema così originale, infatti, con ben tre stelle, non potrebbe esistere secondo le teorie oggi più consolidate.
Pianeti calienti… Negli ultimi anni gli astronomi hanno scoperto diversi corpi celesti noti come Giovi caldi: si tratta di pianeti gassosi che orbitano molto vicino alla loro stella madre e di cui si ignora l'origine: la loro parte più interna non contiene infatti una quantità di materia sufficiente per dare vita a pianeti giganti.


In questo filmato ecco cosa vedrebbe da un'ipotetica luna del pianeta: le tre stelle e il pianeta stesso muoversi tra le stelle.
[QuickTime, 2Mb -
© NASA/JPL-Caltech]

Puzzle astronomici. Secondo le teorie più accreditate tali pianeti si sarebbero formati a oltre 400 milioni di km dalla stella madre, in regioni del cosmo abbastanza fredde da permettere la formazione e l'accumulo dei cristalli di ghiaccio necessari per attrarre grandi quantità di gas. Tali giovani pianeti si sarebbero poi spostati vicino al proprio sole a causa di radicali cambiamenti di orbita provocati dall'interazione con altri corpi celesti. Ma tale teoria sembra ora vacillare.
Terza stella a destra….Maciej Konacki del California Institute of Technology di Pasadena ha scoperto l'esistenza di un classico Giove caldo ubicato a 149 anni luce di distanza dalla Terra, nella costellazione del Cigno. La stella madre di tale pianeta fa parte di un sistema solare noto come HD 188753, composto da tre stelle che, in teoria, non avrebbero potuto permettere la formazione del gigante gassoso. La forza di gravità della seconda e della terza stella avrebbero infatti dovuto mantenere le polveri e i gas necessari alla formazione del pianeta a non più di 200 milioni di km di distanza dalla stella primaria, dunque in una zona ancora troppo calda per consentire la formazione del ghiaccio necessario alla nascita del gigante gassoso. Il pianeta, non essendosi formato, non avrebbe quindi nemmeno potuto spostarsi.
Spazio, ultima frontiera. Che sia la fine della teoria sulla migrazione dei corpi celesti? È ancora troppo presto per dirlo, ma di sicuro questa scoperta apre le porte a nuove congetture sulla formazione dei pianeti esterni al nostro sistema solare. Attualmente Konacki e suoi colleghi stanno effettuando una ricerca su oltre 450 sistemi solari multipli, alla ricerca di una risposta.

(Notizia aggiornata al 14 luglio 2005)

14 luglio 2005
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