Lo abbiamo ammirato in primo piano - con la Terra sullo sfondo e il braccio fuori dal finestrino - subito dopo la partenza del Falcon Heavy. Ma ora Starman, il manichino-conducente della Tesla Roadster, l'auto che SpaceX ha spedito nello Spazio, è a tutti gli effetti un oggetto celeste, tracciabile con precise coordinate.
Identificabile con precisione. Gli scienziati del JPL HORIZONS, un database online della Nasa che raccoglie le effemeridi, ossia le coordinate per trovare i diversi oggetti del Sistema Solare, gli hanno fornito due nomi - Starman, e 2018-017A - nonché una descrizione che ne dettaglia aspetto e contenuto.
Seguendo queste informazioni, due astrofili (i primi tra tanti) sono già riusciti a fotografare auto e passeggero, che appaiono come un flebile puntino luminoso nel buio del cosmo. Adriano Valvasori da Siding Spring, Australia, ha catturato la Tesla Roadster spaziale la notte dell'8 febbraio, mentre l'auto si trovava a 493 mila km dalla Terra, non molto oltre l'orbita lunare, e si allontanava da noi alla velocità di 3,7 km al secondo.
La vedete nella foto in apertura cerchiata di rosso, nel riquadro ingrandito. L'auto che riflette la luce solare, appariva come una stella di magnitudine 16.


Anche la seconda foto (qui sopra) è avvenuta dall'osservatorio di Siding Spring: l'astrofilo Raymond Kneip ha ritratto l'auto-sonda 3 ore prima di Valvasori. «È uno degli oggetti più strani che abbia mai osservato con un telescopio», ha detto. E c'è da scommettere che in molti saranno curiosi di fare altrettanto. Se vi dovessero servire le coordinate del veicolo, cliccate su "change" nella finestra "Target Body" del JPL HORIZONS, e digitate "SpaceX" nel riquadro. Cliccate su "Generate Ephemeris" e saprete dove trovare Starman.