Spazio

La Terra e Titano, un passato analogo?

La fitta nebbia di sostanze organiche gassose che circondava la Terra primordiale poco dopo la sua formazione potrebbe essere stata simile a quella che attualmente si osserva su Titano, secondo satellite per grandezza dell'intero Sistema Solare e la più grande luna di Saturno.
(Tratto dal blog Una finestra sull'Universo)

I risultati di uno studio svolto da un gruppo di ricercatori dell’Università del Colorado (Boulder), pubblicati in articolo apparso sulla prestigiosa rivista Science, mostrano che la nebbia di sostanze organiche gassose che circondava la Terra primordiale poco dopo la sua formazione potrebbe essere stata simile a quella che attualmente si osserva su Titano, secondo satellite per grandezza dell'intero Sistema Solare e la più grande luna di Saturno.
Lo schermo costituito da questa cortina di composti organici complessi avrebbe permesso e protetto dagli effetti deleteri della radiazione ultravioletta solare le prime forme di vita apparse sul nostro pianeta.

Cortina protettiva
Secondo i ricercatori statunitensi, l’atmosfera primordiale della Terra era costituita da aerosol di metano e composti dell’azoto che potevano subire varie reazioni chimiche a causa dell’interazione con la radiazione solare: non solo la cortina avrebbe schermato la superficie dai raggi UV, ma avrebbe permesso la formazione dell’ammoniaca e determinato un riscaldamento da gas serra, impedendo al pianeta di raggiungere temperature molto basse.

Le ipotesi precedenti
Prima di questo studio, il modello più accreditato per l’atmosfera primitiva del nostro pianeta prevedeva che questa fosse costituita da una miscela formata principalmente da azoto con una minima percentuale di biossido di carbonio, metano, idrogeno e vapor d'acqua. La temperatura tuttavia non poteva essere più elevata solo per la presenza del biossido di carbonio, a causa dei suoi bassi livelli: avrebbero dovuto essere implicati anche altri gas serra. La spiegazione più logica è che vi fosse anche del metano, immesso in atmosfera dalle forme di vita primordiali. Secondo i calcoli, durante il periodo Archeano, tra 3,8 e 2,5 miliardi di anni fa, la radiazione del Sole era del 20-30% più debole di quella attuale. Eppure, le evidenze geologiche e biologiche indicano che la temperatura della superficie terrestre in quel remoto periodo era più alta di quella attuale.
Per spiegare l'incongruenza, i ricercatori hanno utilizzato un modello climatologico del National Center for Atmospheric Research che consente di spiegare la spessa atmosfera di Titano. In particolare, tale modello prevede la presenza di particelle di aerosol costituite da lunghe e irregolari catene di particelle più piccole.

Da dove arriva il metano?
Il metano è la chiave per rendere plausibile questo modello: l'unico particolare che mancava era un'ipotesi su come si fosse formato. Se gli organismi terrestri primordiali non erano in grado di produrre metano, esso potrebbe essere stato generato dal rilascio dei gas durante le eruzioni vulcaniche, o prima o appena dopo l'inizio dello sviluppo della vita.

11 giugno 2010
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