Spazio

La Terra è stata colpita da un meteorite grande quanto un’automobile

I ricercatori hanno indagato a lungo sull'origine del misterioso oggetto luminoso caduto in Sudafrica il 25 agosto e hanno concluso che si sia trattato di un meteorite.

Gli scienziati della Wits University e della NMMU hanno studiato con estrema cura l'evento che si è verificato domenica 25 agosto 2024 sui cieli del Sudafrica, tra le 08:30 e le 09:00 locali: i numerosi testimoni affermano di aver visto un "oggetto" cadere dal cielo e finire in mare. Quell'oggetto, sostengono i ricercatori, era un asteroide grande quanto un'automobile e sopravvissuto all'impatto con l'atmosfera. Se fosse caduto su un centro abitato, avrebbe potuto causare danni alle cose e alle persone.

Il tutto si è verificato sopra St Francis Bay. Chi ha assistito al fenomeno racconta di aver osservato il cielo incendiarsi per diversi secondi con una striscia che dallo spazio sembrava finire all'orizzonte. In molti hanno pensato a un corpo solido proveniente dall'orbita terrestre, ossia a qualche pezzo di spazzatura spaziale che, attratto dalla Terra, terminava così la sua vita. Mentre precipitava infatti l'oggetto "perdeva dei pezzi" e quindi era più logico pensare a qualche forma di satellite in caduta libera piuttosto che a un meteorite. Inoltre, il capitano di una barca per l'osservazione delle balene ha riferito di aver visto oggetti schizzare nell'oceano al largo di Capo St Francis.

NON SPAZZATURA, MA UN METEORITE. Ma stando a Roger Gibson della Wits School of Geosciences quell'oggetto arrivava dallo spazio e spiega: «In base alla valutazione scientifica, l'incidente è coerente con un asteroide roccioso delle dimensioni di un'auto che entra nell'atmosfera terrestre a velocità molto elevata. L'attrito con l'atmosfera ha prodotto una spettacolare palla di fuoco e ne ha causato la rottura durante l'attraversamento dell'atmosfera. A conferma abbiamo anche ricevuto segnalazioni secondo cui qualcuno ha trovato diversi frammenti di un meteorite vicino a Kirkwood, nell'Eastern Cape, a oltre 100 chilometri da Cape St Francis. Questo potrebbe indicare un'area di caduta di grande interesse dove cercare altri campioni».

La Wits University, dove insegna e fa ricerca Gibson, è uno dei pochi depositi di meteoriti accreditati a livello internazionale in Sudafrica. Il ricercatore e i suoi colleghi studiano da vicino i ritrovamenti di meteoriti nel Paese. Al momento sembra che l'ultima caduta di meteoriti in Sudafrica sia avvenuta a Lichtenburg nel 1973.

perché sono importanti per la storia del sistema solare. «I meteoriti sono rari e hanno un profondo valore scientifico perché ci forniscono un'idea della composizione e della nascita del nostro sistema solare. Quindi è estremamente importante per noi tracciare, rintracciare e trovare possibili oggetti di questo tipo che potrebbero essere caduti sul nostro Paese», afferma Gibson.

«Anche il modo con cui interagiscono con l'atmosfera terrestre e come si comportano è significativo, in quanto qualunque asteroide, grande o piccolo che sia, rappresenta una potenziale minaccia». In Sudafrica sono stati documentati solo 51 meteoriti e di questi, solo in 22 casi sono stati raccolti dei reperti.

L'appello ai testimoni. I colleghi di Gibson e Wits, il professor Lew Ashwal e il dottor Leo Vonopartis, insieme alla dottoressa Carla Dodd del Dipartimento di Geoscienze della NMMU, sono estremamente interessati a saperne di più sulla caduta del meteorite di domenica e invitano chiunque abbia visto, sentito o trovato qualcosa che sospetti possa essere correlato all'evento meteoritico a contattarli.

«Alcune persone hanno sentito il suo boom sonico fino alla baia di Plettenberg, a oltre 200 chilometri da Port Elizabeth. Altri hanno percepito scosse nel terreno causate proprio dal boom sonico o hanno effettivamente visto il meteorite. Saremmo estremamente interessati ad ascoltare eventuali testimoni di questo evento», sottolinea Gibson. «Questa è un'opportunità importante per le persone che desiderano impegnarsi nella "scienza dei cittadini". Vogliamo conoscere cosa hanno visto o sentito in modo da poter ricostruire la traiettoria del meteorite. Se poi ci fossero persone che pensano di aver raccolto parti di quell'oggetto il tutto diverrebbe alquanto importante per noi».

Come si identificano i meteoriti. A un occhio non allenato, i meteoriti possono sembrare rocce normali. Tuttavia, dovrebbero avere un aspetto liscio, nero e vetroso, chiamato crosta di fusione, che si forma dalla combustione del meteorite quando entra nell'atmosfera. L'interno del meteorite, comunque, assomiglia a una roccia normale, semplicemente perché lo è.

Chi dovesse trovare pezzi di quello o di altri meteoriti, deve fare attenzione a non distruggerli o danneggiarli. Prima di toccarli, è sempre utile fotografarli a terra e scattare diverse foto dell'ambiente circostante. Dopodiché sarebbe opportuno registrare il punto preciso del ritrovamento. Infine, il reperto dovrà essere avvolto in un pezzo di carta stagnola e riposto in modo sicuro in un sacchetto con chiusura ermetica. A quel punto sarebbe opportuno chiamare un ente che possa ritirarlo e studiarlo.

29 agosto 2024 Luigi Bignami
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