Non saranno epiche come la foto dell'Earthrise catturata in orbita lunare dagli astronauti dell'Apollo 8: tuttavia, queste immagini della Terra che fa capolino dalla superficie lunare meritano comunque attenzione - se non altro, perché sono state scattate da un satellite grande come uno schedario da ufficio.
Guardia del corpo. Le foto sono opera di un microsatellite cinese di 45 kg situato in orbita lunare, il Longjiang-2, lanciato il 21 maggio con il gemello Longjiang-1 in una missione di supporto a quella che dovrebbe mandare, a fine anno, un lander e un rover sul lato nascosto della Luna. I due satelliti sono stati lanciati come "backup" di una sonda più importante - la Queqiao - che farà da ponte radio tra gli strumenti che tra qualche mese arriveranno sulla faccia nascosta del satellite e i centri di comando di Terra.
This is kind of incredible. Images of the Earth and Moon, taken by a small Saudi camera on a small 45 kg Chinese satellite in lunar orbit (Longjiang-2/DSLWP-B), as part of the Chang'e-4 relay satellite launch. pic.twitter.com/JaSiITkD6E
— Andrew Jones (@AJ_FI) 14 giugno 2018
Uno su due. I microsatelliti avrebbero dovuto entrare in orbita lunare in tandem, ma il Longjiang-1 ha accusato un guasto tecnico ed è probabilmente andato perduto. Longjiang-2 è invece in piena forma, e per dimostrarlo ha acquisito queste foto il 28 maggio dall'orbita lunare, con una telecamera di bordo che è stata finanziata da un principe saudita. Nelle immagini di Longjiang-2 si nota una porzione dell'emisfero settentrionale del lato nascosto della Luna vicino al cratere Petropavlovsky, con la Terra in lontananza.
Il satellite Queqiao si posizionerà invece a 65 mila km di altezza sopra alla faccia nascosta del nostro satellite, e da lì farà da ripetitore tra quel luogo completamente "silenzioso" (la Luna blocca completamente i radiosegnali provenienti dalla Terra) e il controllo di missione. Una volta in posizione (questione di qualche settimana) la sonda attenderà l'arrivo del lander-rover Chang'e-4, il cui lancio è previsto per fine 2018.
Silenzio! Si ascolta. Come ricorda il sito di INAF, lavorare sul lato nascosto della Luna è il sogno dei radioastronomi di tutto il mondo. Su quella faccia, al riparo dalle interferenze elettromagnetiche terrestri, gli strumenti potrebbero captare i debolissimi radiosegnali provenienti dall'Universo primordiale, emessi qualche centinaio di milioni di anni dopo il Big Bang.