La superficie di Marte conterrebbe un mix tossico di composti chimici ossidanti che l’intensa radiazione ultravioletta trasformerebbe in potenti battericidi, in grado di uccidere qualsiasi organismo vivente nel giro di poco tempo.
Batteri. Lo afferma uno studio del Centro per l’astrobiologia dell’Università di Edimburgo pubblicato su Scientific Reports. Nelle simulazioni effettuate in laboratorio, i ricercatori si sono concentrati sui perclorati, potenti ossidanti scoperti su Marte alcuni anni fa, sugli ossidi di ferro e sul perossido di idrogeno, anch’essi presenti sul Pianeta Rosso.
Esponendo questi elementi a raggi ultravioletti simili a quelli che colpiscono la superficie di Marte, gli scienziati hanno constatato che i batteri vengono uccisi molto velocemente.
Secondo i ricercatori, per trovare una (eventuale) vita marziana occorrerebbe quindi scavare almeno due o tre metri sotto la superficie, dove gli organismi potrebbero sopravvivere protetti e schermati dalle radiazioni.