Spazio

La Stazione spaziale non ruba, nasconde: trovato il pomodoro smarrito!

Finalmente chiarito il mistero di un pomodoro smarrito qualche mese fa a bordo della Stazione spaziale internazionale. Scagionato l'astronauta sospettato!

Il proverbio che dice "La casa nasconde, non ruba" (che molti di noi declamano quando in casa viene ritrovato improvvisamente qualcosa che era stato smarrito giorni o mesi prima e poi dimenticato) sembra valere anche per la Stazione Spaziale Internazionale, la "casa" di centinaia di astronauti che si sono succeduti da un paio di decenni a questa parte

Appassito, ma intatto! Un pomodoro coltivato nella serra della stazione orbitante infatti, apparentemente scomparso ben otto mesi fa, è stato casualmente ritrovato. È ovviamente appassito, ma è ancora intatto. Lo hanno fatto sapere di recente gli astronauti della Nasa durante un evento in diretta in occasione del 25esimo anniversario della ISS. Quel pomodoro faceva parte del raccolto di un esperimento che viene condotto sulla ISS, noto come "Veg-05", che studia la crescita delle colture nello spazio.

Il pomodoro – di dimensioni abbastanza contenute, sui 2,5 centimetri, della tipologia Red Robin – era stato smarrito lo scorso marzo, quando agli astronauti presente sulla Stazione Spaziale era stata consegnata una certa quantità di pomodori, per tenerli per sé. La NASA tuttavia aveva chiesto agli astronauti non mangiarli perché non v'era la certezza che non ci fossero contaminazioni fungine, visto che sulla ISS sono stati trovati più volte microscopici funghi. 

Distrazione? A un certo punto l'astronauta Frank Rubio ha lasciato galleggiare il suo pomodoro, forse dimenticandosi di quel sacchetto per un certo periodo e quando ha pensato di ritrovarlo non c'è stato nulla da fare: del pomodoro non c'era traccia, si era forse nascosto nei meandri più reconditi della Stazione Spaziale.

Astronauta Rubio e i pomodori
L'astronauta della NASA e ingegnere di volo della Expedition 68 Frank Rubio controlla le piante di pomodoro che crescono all'interno della Stazione Spaziale Internazionale per lo studio di botanica spaziale XROOTS. I pomodori sono stati coltivati senza terra utilizzando tecniche di nutrimento idroponiche e aeroponiche per testare metodi di "agricoltura spaziale" che consentano di sostenere gli equipaggi nei voli spaziali di lunga durata più lontani dalla Terra, dove le missioni di rifornimento diventano impossibili. © Koichi Wakata / Japan Aerospace Exploration Agency

Così a bordo i colleghi hanno iniziato scherzosamente ad accusare l'astronauta americano Rubio di averlo mangiato e che questi, per giustificarne la scomparsa, si fosse inventato la storia del misterioso smarrimento. Rubio, che nel frattempo ha lasciato la stazione, ha sempre sostenuto la sua... innocenza, specificando di essere arrivato a dedicare ore e ore del suo tempo libero a bordo a dare la caccia al pomodoro: adesso, dopo la scoperta, ha dichiarato di sentirsi finalmente "vendicato". 

Nella storia. Di quel pomodoro, ora passato alla storia, si era parlato per la prima volta pubblicamente il 13 settembre 2023 durante una cerimonia in onore proprio di Rubio, che celebrava il record di permanenza in orbita per un astronauta statunitense.

E poi di nuovo l'argomento è tornato di attualità un mese dopo,quando alcuni giornalisti gli avevano chiesto notizie del pomodoro scomparso, dopo che l'astronauta era rientrato sulla Terra.

Ma, sempre molto seriamente, l'astronauta Rubio ha sempre negato di essersene appropriato mangiandolo. Aveva dunque ragione!

A che serve? A proposito del progetto Veg-05: questo ha l'obiettivo di studiare la crescita delle colture nello spazio, per verificare i nutrienti, la sicurezza microbica e il sapore degli alimenti. Nel tempo sono stati coltivati con successo diversi tipi di lattuga, cavolo, senape e fiori di zinnia perché avere nello spazio frutta e verdura fresca non solo porta benefici alla salute fisica, ma anche a quella psicologica per tutto l'equipaggio. 

14 dicembre 2023 Luigi Bignami
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