Spazio

La Soyuz ispezionata in una delicata "operazione chirurgica" spaziale

Due cosmonauti russi hanno rimosso, durante una complessa attività extraveicolare, lo strato di materiale che isolava il foro nella navicella, scoperto e riparato lo scorso agosto. L'intervento servirà a chiarire l'origine dell'incidente, su cui grava il sospetto di sabotaggio.

L'11 dicembre Oleg Kononenko e Sergey Prokopyev, due cosmonauti russi dell'Expedition 57 in missione sulla ISS, hanno portato a termine una passeggiata spaziale di 7 ore e 45 minuti, la più insolita e complessa della loro carriera. Scopo dell'EVA era ispezionare dall'esterno la Soyuz MS-09, raccogliere foto e video del buco individuato ad agosto nel suo scafo, e ottenere materiale del rivestimento di garza e collante epossidico inserito per tapparlo da analizzare una volta a terra.

Ancora non si conoscono le cause del foro di 2 millimetri che aveva causato una piccola perdita di pressione nel modulo della navicella, prontamente riparata dall'interno della ISS: una di quelle chiamate in causa è stato il sabotaggio deliberato, dopo che un'inchiesta ha escluso errori di fabbricazione. Ma per vederci più chiaro era necessario analizzare la navicella dall'esterno.

Lo strato isolante esterno della Soyuz MS-09 viene inciso e tagliato per esporre il foro sottostante. © NASA TV

Bisturi! I due cosmonauti hanno raggiunto a bordo dei bracci meccanici Strela il modulo funzionale russo Zarya e quindi la Soyuz, che a differenza delle parti esterne della ISS non è stata pensata per essere esplorata dall'esterno, ed è dunque priva di maniglie a cui agganciarsi.

Una volta sul posto, gli astronauti hanno usato un coltello e un paio di cesoie per rimuovere gli strati di materiale isolante che ricopriva il buco, che è apparso come una macchia scura sul rivestimento metallico della Soyuz. Kononenko ha raccolto un campione della garza con collante che ha messo in una borsa da riportare a terra per tutte le analisi del caso.

Il buco che ha causato una perdita di pressione è evidenziato in rosso. © NASA TV

prove fotografiche. I due hanno scattato foto dell'area mentre la telecamera della tuta registrava il tutto, prima di rimettere nuovo materiale isolante sul foro. Questa parte della Soyuz è comunque destinata ad essere sganciata e abbandonata prima del rientro a Terra, e non trasporta gli astronauti nel viaggio di ritorno. Ecco perché non sussistono particolari preoccupazioni circa la sicurezza dei tre astronauti dell'Expedition 56 che con essa faranno rientro a casa il 19 dicembre.

Su Twitter, Rogozin ha definito la EVA senza precedenti, quanto a difficoltà, mentre Roscosmos ha dichiarato che l'ispezione entrerà nella storia dell'esplorazione spaziale.

14 dicembre 2018 Elisabetta Intini
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