Immagine della cometa 67P/Churyumov–Gerasimenko ripresa da una distanza di circa 2 milioni di km dalla telecamera della sonda Rosetta il 14 aprile scorso. (ESA/Rosetta/MPS for OSIRIS Team MPS/UPD/LAM/IAA/SSO/INTA/UPM/DASP/ID)
La sonda Rosetta, una delle più ambiziose missioni di esplorazione spaziale mai realizzate dall’Agenzia Spaziale Europea (ESA), si sta avvicinando a grandi passi al suo obiettivo finale, la cometa periodica 67/P Churyumov-Gerasimenko. Rosetta si trova adesso a circa 1,2 milioni di km dalla cometa e tra una decina di giorni inizierà le manovre per il rendez-vous. [Guarda le tappe di Rosetta]
Attualmente, la sonda (e la cometa) si trova a poco più di 500 milioni di km dalla Terra e a circa 600 milioni di km dal Sole. E’ a questa distanza che le comete in avvicinamento al Sole iniziano a manifestare i primi segni che distinguono questi magnifici corpi planetari: la formazione della chioma e, successivamente, della caratteristica coda. A queste distanze, infatti, l’intensità della radiazione solare è sufficientemente elevata da far sublimare i ghiacci più volatili (ossido e biossido di carbonio, fra i principali), a cui dopo poco seguirà quella del ghiaccio d’acqua che è il maggior componente dei nuclei cometari. E proprio le immagini riprese dalla telecamera di Rosetta nelle ultime settimane, e visibili in sequenza nell’immagini qui in basso, ci mostrano chiaramente questo fenomeno.
Rosetta, una volta completato il suo avvicinamento alla Churyumov-Gerasimenko il prossimo mese di agosto, quando si troverà tra le orbite della Terra e di Marte, la accompagnerà nel suo viaggio di avvicinamento al Sole, osservando da vicino gli effetti sul nucleo causati dal continuo incremento delle temperature. Finora, gli 11 strumenti della navicella sembrano essere in ottima salute, anche se i responsabili della missione si mantengono cauti con l'avvicinarsi della data appuntamento. Una volta che la sonda si sarà inserita in orbita attorno al nucleo cometario, nel prossimo novembre sgancerà il piccolo lander Philae che si poserà sulla sua superficie. [Il cuore italiano di Rosetta]
Il viaggio di Rosetta iniziò il 2 marzo 2004 e adesso, dopo una vera e propria Odissea nello spazio interplanetario durata più di 10 anni sta raggiungendo il suo obiettivo principale. Negli anni passati, attraversando la Fascia Principale degli asteroidi, la sonda ha effettuato il fly-by di due di questi piccoli pianeti, il minuscolo Stein di circa 5 km di diametro ed il più massiccio Lutetia, un oggetto con dimensioni di un centinaio di km. Nella speranza che tutte le operazioni previste nei prossimi mesi abbiano successo, avremo modo di parlare spesso dei risultati di questa straordinaria missione.