L'immisione della sonda Rosetta nella traiettoria finale per l'orbita della cometa 67P/Churyumov-Gerasimenko si è conclusa con successo.
Dalla stazione di controllo dell'ESA a Darmstadt (Germania) sono stati inviati alla sonda i segnali per l'accensione del motore principale, che ha permesso di effettuare la Close Approach Trajectory - Insertion (CATI). L'inserimento in orbita è avvenuto alle 11.02 e 39 secondi (ora italiana) e la conferma è arrivata dopo una ventina di minuti (la cometa 67P/Churyumov-Gerasimenko e Rosetta si trovano infatti a 405 milioni di km dalla Terra).
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Questa manovra ha portato Rosetta praticamente alla stessa velocità della cometa (55.000 km/h) e l'ha inserita in un'orbita iniziale a una distanza di 100 km dal nucleo, che sarà poi portata a 25-30 km.
Da questa seconda quota verrà scelto il sito su cui il prossimo novembre sarà fatto accometare il modulo di atterraggio (lander) Philae. Poco prima del rilascio di Philae, Rosetta si porterà a meno di 2,5 km dalla superficie della cometa.
Il viaggio di Rosetta è durato (finora) 10 anni, 5 mesi e 4 giorni. Ora arriva il bello.
La missione di Rosetta. Nella prima fase di global mapping, Rosetta compirà vari voli radenti sulla cometa 67P, seguendo un'orbita triangolare, e ne misurerà la gravità, la massa e la forma del nucleo e farà le prime analisi della sua “atmosfera” fatta di gas e polveri.
Dopo questa prima mappatura e una volta individuato il luogo migliore per un atterraggio, il lander Philae, si staccherà dalla sonda madre e atterrerà sulla cometa a una velocità di 3,6 km all’ora.
La data prevista per questa delicata operazione è l’11 novembre. Per evitare che Philae rimbalzi nello spazio a causa della bassissima gravità, due arpioni lo ancoreranno alla superficie.