Spazio

Rosetta si è svegliata

La sonda Rosetta si è risvegliata e - dopo oltre 7 ore e mezza dalla "sveglia" - ha inviato il primo segnale a terra. E il primo "tweet". E ora è pronta a raggiungere la cometa 67P/Churyumov-Gerasimenko.

Prima niente per 31 mesi. Poi oltre mezz'ora di ritardo che ha innervosito e preoccupato gli scienziati dell'Esa.

Infine la telefonata a casa, trionfante, in cui la sonda Rosetta ha comunicato che si era svegliata regolarmente, era sana e salva e a 800 milioni di km da Terra. E soprattutto pronta a proseguire il suo viaggio verso la cometa 67P/Churyumov-Gerasimenko.

La sveglia - prevista dopo quasi 3 anni di ibernazione di quasi tutti i sistemi di Rosetta - ha puntualmente suonato alle 11 del 20 gennaio e la sonda dell'Esa, automaticamente, comandata da un suo orologio interno e senza segnali provenienti dalla Terra ha ripreso a funzionare compiendo una complessa serie di operazioni: prima di tutto il controllo dello stato dei suoi sistemi principali; poi la rotazione per acquisire il sole e le stelle necessarie al computer di bordo a stabilire la sua posizione nello spazio; e infine l'orientamento dei pannelli solari verso il Sole e dell’antenna verso Terra.

Il messaggio - partito da una distanza di oltre 800 milioni di km da Terra - è arrivato al centro di controllo ESOC alle 19.20 ora italiana, come detto con un po' di ritardo rispetto all'orario previsto tra le 18.30 e le 18.45.

Una volta giunta la "telefonata" dallo spazio profondo, i tecnici della sala di controllo dell'Esa hanno inviato una serie di comandi alla sonda e verificato il funzionamento di alcuni dei sistemi di bordo. In un'ora e mezza (il segnale ci mette almeno 45 minuti ad andare e altri 45 a tornare) gli scienziati dell'Esa hanno ricevuto un quadro completo e preciso dello stato di salute di Rosetta e del lander Philae. Godono entrambe di ottima salute.

I tweet di Rosetta

Come è ormai prassi consolidata di tutte le agenzie spaziali, ogni sonda ha anche un suo profilo Twitter che - nel caso di Rosetta - è rimasto per molti anni "ibernato" anch'esso. E oggi ha ripreso a funzionare, inviando i primi tweet nelle varie lingue europee. Eccoli!










La verifica dello stato dei suoi sistemi principali si è completata e così anche la rotazione della sonda.

Qui la diretta

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20 gennaio 2014
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