Juno è una sonda della Nasa che studierà il campo magnetico e la composizione dell'atmosfera di Giove.
Lanciata il 5 agosto 2011, dovrebbe agganciare l'orbita del pianeta il 4 luglio 2016.
Prende il nome dalla divinità greca Era (Giunone per i romani) l'unica in grado di vedere la vera natura del marito Giove.
Nel video, che molti già paragonano alla storica foto della Terra scattata nel 1972 dall'equipaggio dell'Apollo 17 (la "Blue Marble") si vede il nostro pianeta che ruota su se stesso, e la Luna che gli orbita attorno, passando prima dietro di esso e dirigendosi poi sulla destra della scena.
La Terra e la Luna sono entrate nel "campo visivo" della telecamera quando Juno si trovava a quasi un milione di chilometri da noi, tre volte la distanza che ci separa dalla Luna.
Lì sono iniziate le riprese, che mostrano la Terra avvicinarsi sempre di più mentre la sonda si prepara a sfruttare l'attrazione gravitazionale del nostro pianeta per aumentare la propria velocità (una manovra di volo conosciuta come "fionda gravitazionale" e sfruttata per permettere ai veicoli spaziali di raggiungere i pianeti più lontani).
Le riprese non sono state fatte per caso. In previsione del fly-by, i tecnici della Nasa hanno programmato il sistema di fotocamere normalmente utilizzato dalla sonda per la localizzazione stellare per catturare immagini del nostro pianeta da una distanza ravvicinata.
«Questa fotocamera è stata pensata per operare sopra a Giove, dove la luce è centinaia di volte più flebile di quella che vediamo in questo filmato. È quindi capace di individuare facilmente un oggetto molto luminoso» spiega John Jorgensen, un ricercatore danese che ha partecipato alla programmazione.
Poiché nel corso del fly-by Juno stava viaggiando due volte più veloce di un normale satellite e roteando su se stessa, per realizzare un filmato che non facesse venire il mal di mare la fotocamera ha catturato un singolo frame ogni volta che era rivolta verso la Terra. I frame sono stati poi assemblati in questo video.
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