Ecco la prima mappa a colori del pianeta nano Cerere realizzata dalla sonda della Nasa Dawn, che da marzo è in orbita attorno all'oggetto più grande della fascia degli asteroidi, tra Marte e Giove. I colori non corrispondono alla realtà: se ci fosse un astronauta a guardarlo coi propri occhi lo vedrebbe scuro e molto omogeneo. Gli strumenti della sonda però sono tali da mettere in luce anche le più piccole variazioni di tonalità e così, per rendere più visibili all’occhio umano tali differenze, vengono poi elaborate immagini in colori diversi.

Un pianeta attivo. Quel che si può dedurre dalla mappa è il fatto che un tempo Cerere era un corpo molto attivo dal punto di vista geologico. Spiega Chris Russel (Nasa, missione Dawn): «Questo corpo non è sempre stato un pianeta morto, inattivo, ma ha visto lo svolgersi di profondi processi geologici che hanno portato alla formazioni di materiali differenti nelle diverse regioni». Cerere è fortemente craterizzato, ma sembra avere un minor numero di grandi crateri rispetto a quanto ci si aspettava di trovare. Un altro elemento importante che si è rilevato finora sono le aree estremamente brillanti che interessano qua e là la superficie. Di esse al momento si può dire ben poco, se non che, dalle analisi fatte all’infrarosso, sembrano comportarsi in modo diverso le une dalle altre.


Luci diverse. Sono state individuate 10 aree luminose delle quali due hanno una temperatura simile alle zone circostanti, mentre altre sono più fredde. «I punti luminosi sulla superficie continuano ad affascinare il mondo scientifico», commenta Russel, «ma per poter dire qualcosa della loro natura dovremo prima essere in grado di vederli molto bene e da vicino.» Di queste zone avremo probabilmente maggiori informazioni a partire dal 23 aprile, quando Dawn scenderà fino a 13mila chilometri dalla superficie.


La sonda Dawn è la prima ad aver visitato due oggetti della fascia degli asteroidi. Il primo fu Vesta, attorno al quale è rimasta per circa un anno.