Proprio mentre il telescopio spaziale Webb prosegue con le sue "attività di preparazione" che, tra qualche mese, dovrebbero consentirgli di inviare le sue prime vere immagini mozzafiato, arriva un altro straordinario "primo scatto" dallo Spazio. Si tratta di un'enorme nuvola dai colori sgargianti, che qualcuno ha paragonato a una peonia: è la prima immagine catturata dal telescopio Ixpe (Imaging X-Ray Polarimetry Explorer), ottenuta puntando i suoi "occhi" a raggi X su Cassiopea A, resto di una supernova situata a 11.000 anni luce da noi, la cui esplosione ha raggiunto la Terra nel XVII secolo.
La nube, dal diametro di circa 10 anni luce, è il risultato di un'esplosione le cui onde d'urto hanno spazzato il gas circostante, riscaldandolo a temperature altissime e accelerando le particelle. La nube ora spicca ai raggi X del telescopio Ixpe, lanciato da Cape Canaveral il 9 dicembre 2021 grazie a una missione congiunta della Nasa e dell'Agenzia Spaziale Italiana.
L'immagine è in realtà frutto dei dati provenienti da due diversi telescopi: l'Ixpe, appunto, e il Chandra X-Ray Observatory. La saturazione del colore magenta corrisponde all'intensità della luce dei raggi X osservata da Ixpe, che orbita a 600 km sopra l'equatore terrestre, mentre in blu sono mostrati i dati dei raggi X provenienti da Chandra, il telescopio lanciato nel 1999 che per primo ha rivelato che al centro dei resti della supernova c'è un oggetto compatto, un buco nero o una stella di neutroni.
«L'immagine di Ixpe di Cassiopea A è bellissima, e non vediamo l'ora di analizzare i dati di polarimetria per imparare ancora di più su questo resto di supernova», ha detto Paolo Soffitta, il ricercatore italiano di Ixpe presso l'Istituto Nazionale di Astrofisica di Roma. L'analisi della polarizzazione dei raggi X (cioè di come essi sono orientati mentre viaggiano nello spazio), vera novità della missione, è infatti ancora in corso e permetterà di studiare l'ambiente in cui il resto di supernova si è formato.