Un problema tecnico a bordo della Stazione Spaziale Internazionale ha scombinato la scaletta delle attività extraveicolari già fissate, fissando per il 18 ottobre 2019 la data della prima EVA eseguita - all'esterno - soltanto da astronaute donne. Christina Koch e Jessica Meir si stanno occupando della sostituzione di una delle Battery Charge/Discharge Units o BCDU, le unità che accumulano corrente per le fasi in cui la Stazione Spaziale Internazionale non è illuminata.
Sostituzione in corsa. I BCDU regolano la carica delle batterie che raccolgono e distribuiscono energia solare alla base orbitante: l'unità sostituita, sulla ISS dal 2000, non si è attivata dopo l'installazione delle nuove batterie al litio dell'11 ottobre, e sta impedendo di sfruttarne al massimo le potenzialità. Gli astronauti vogliono anche capire che cosa abbia causato questo guasto, che si è già ripetuto due volte nel corso dell'anno. Le operazioni all'esterno della ISS sono iniziate alle 13:50 ore italiane, e la diretta della NASA (che potete seguire qui) è partita alle 12:30. Aggiornamenti sulla EVA sono postati in queste ore, come sempre, anche dall'account Twitter della Stazione Spaziale Internazionale.
Spacewalkers @Astro_Christina and @Astro_Jessica are outside in the vacuum of space getting their tools ready to replace a failed power controller that collects and distributes solar power to station systems. #AskNASA | https://t.co/yuOTrZ4Jut pic.twitter.com/Oan4TYIoLB
— Intl. Space Station (@Space_Station) October 18, 2019
Per chi stesse seguendo la diretta di #AllWomanSpaceWalk, Christina Koch è riconoscibile dalle strisce rosse sulla tuta e dal casco con il numero 18. Jessica Meir non ha strisce sulla tuta e reca il numero 11 sul casco. Koch e Meir sono assistite nel delicato compito dai colleghi Luca Parmitano e Andrew Morgan. AstroLuca sta comandando il braccio robotico Canadarm2, che permette di spostarsi facilmente da una parte all'altra dell'esterno della ISS, mentre Morgan è di supporto presso l'airlock e aiuterà le astronaute con le tute (stavolta della misura giusta). Qui sotto, Christina Koch trasportata dal Canadarm2:
.@Astro_Christina rides the Canadarm2 robotic arm to the worksite 250 miles above Earth. #AllWomanSpacewalk | https://t.co/yuOTrZ4Jut pic.twitter.com/lJGPGBbkQL
— Intl. Space Station (@Space_Station) October 18, 2019
Anche se incaricate delle operazioni esterne sono due donne, nella EVA si lavora, come sempre, come una squadra. Le tre rimanenti passeggiate spaziali per la sostituzione delle batterie della ISS (tra cui quella di Parmitano) saranno rinviate, mentre quelle per la complessa riparazione dell'Alpha Magnetic Spectrometer - che pure vedranno coinvolto l'attuale comandante della ISS - restano programmate per novembre e dicembre.

EVA è donna (in teoria). Quella del 18 ottobre è la 221esima attività extraveicolare, la prima "al femminile", e la quarta per l'astronauta della NASA Christina Koch, che rimarrà sulla ISS per 328 giorni, più di qualunque altra donna astronauta finora (il precedente record della veterana Peggy Whitson è di 288 giorni). Per Meir è la prima passeggiata spaziale. La prima donna ad operare in una EVA fu, nel 1984, la cosmonauta Svetlana Savitskaya, seguita quello stesso anno dalla statunitense Kathryn D. Sullivan. Da allora, 12 astronaute della NASA hanno effettuato complessivamente una quarantina di passeggiate spaziali, sempre accompagnate da uomini.