Scoperte nuove, schiaccianti prove della presenza nel passato di acqua sul pianeta rosso.
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Un particolare di "El Capitan", una delle rocce fotografate da Opportunity e dalle quali gli scienziati hanno ricavato alcune prove incontestabili. Foto: © NASA/JPL/US Geological Survey |
Marte, in un passato, fu veramente coperto d'acqua e in condizioni tali da aver consentito lo sviluppo della vita. Questo è quanto hanno affermato gli scienziati della Nasa, nel corso di una conferenza stampa annunciata con grande anticipo a sottolineare l'importanza dell'annuncio.
Per la prima volta, dunque, si parla di prove certe dell'esistenza di acqua allo stato liquido che si sarebbe trovata in passato nel luogo, oggi arido e freddo, esplorato dal rover Opportunity.
«Un tempo, l'acqua fluiva fra queste rocce, cambiandone la struttura e la composizione chimica» ha dichiarato Steve Squyres fisico alla Cornell University (Usa) e responsabile della missione, commentando le immagini del sito Meridiani Planum. «Abbiamo così potuto decifrare le tracce che l'acqua ha lasciato con il suo passaggio».
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Bacche minerali. Più che di una prova definitiva, ci sono molti indizi coerenti. Come le sferette minerali trovate, nei giorni passati, mischiate alle polveri del terreno e alle rocce affioranti: si sospetta che si siano formate per deposizione dei minerali presenti nell'acqua che ricopriva il sito. L'analisi chimica delle rocce affioranti, comunque, ha fornito prove più solide: ha mostrato che queste rocce sono composte in gran parte da sali (soprattutto solfati) che si formano solo nei mari o nei laghi salati. (Notizia aggiornata al 3 marzo 2004) |