La cara vecchia Luna, pur essendo il corpo celeste più studiato dall'uomo, non finisce mai di stupirci. Le ultime novità sul nostro satellite arrivano dalla NASA, che qualche giorno fa ha pubblicato la curiosa immagine che vedete qui sopra.
Si tratta di una mappa gravitazionale della Luna realizzata dalle sonde gemelle Ebb e Flow lanciate nel settembre 2011 all'interno della missione GRAIL - Gravity Recovery and Interior Laboratory.
Una coppia... spaziale. Le due piccole astronavi orbitano attorno alla Luna separate da loro da una ben precisa distanza. Quando una delle due sorvola una zona dove il campo gravitazionale è alterato da cambiamenti nella composizione del sottosuolo, da avvallamenti o da rilievi, si sposta leggermente allontanandosi o avvicinandosi alla compagna. La registrazione continua di questi movimenti ha consentito agli scienziati di realizzare la mappa lunare più precisa e completa di sempre.
Grazie a GRAIL i paleoastronomi della NASA hanno potuto approfondire la conoscenza topografica della Luna ma anche la composizione del suo sottosuolo.
Tra i risultati più interessanti vi è sicuramente la soluzione del mistero dei “masconi”, forti anomalie gravitazionali del nostro satellite che si è scoperto essere causate da vaste concentrazioni di massa basaltica sotto la crosta lunare.
«I risultati della missione contribuiranno a porre vincoli sulla struttura e composizione interna della Luna e a chiarire gli aspetti ancora sconosciuti sulla sua formazione ed evoluzione», ha spiegato Roberto Peron, membro del gruppo di gravitazione sperimentale dell’Istituto di Astrofisica e Planetologia Spaziale dell’INAF. Già, perchè il passato più antico del nostro satellite è ancora avvolto da un alone di mistero.
Che bersaglio. E proprio grazie alla missione GRAIL gli scienziati hanno scoperto che in epoche remote la Luna è stata letteralmente presa d'assalto da sciami di meteoriti che ne hanno profondamente trasformato la crosta, sia dal punto di vista topografico che geologico. Ed è sempre grazie al lavoro di Ebb e Flow che oggi sappiamo che lo spessore della crosta lunare è compreso tra i 34 e i 43 km e non 50-60 come si riteneva fino a qualche settimana fa.
Nel video qui sotto la nuova mappa 3D della Luna realizzata grazie ai dati della missione GRAIL inviati a Terra tra marzo e maggio 2012. Secondo gli astronomi le nuove misurazioni sono fino a 3 ordini di grandezza più precise di quelle disponibili fino ad oggi.
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