Quattro giorni per celebrare a Expo quello che in Cile è patrimonio nazionale: il cielo stellato. Il Paese del Sud America ha infatti condizioni climatiche tali da renderlo uno dei luoghi migliori della Terra per l'installazione dei grandi telescopi. In particolare nella regione settentrionale di Atacama, dove vi sono vulcani che arrivano a quasi 7.000 metri di altezza e un clima secchissimo, che consente di avere qualcosa come 330 notti serene l'anno. A questo si aggiunge che nelle immediate vicinanze non ci sono grandi agglomerati urbani, e che quindi l'inquinamento luminoso è assente.
Per questo gli astronomi europei, organizzati in un'associazione internazionale, l'ESO (European Southern Observatory), hanno scelto il Cile come base per installare i propri telescopi più importanti dell'emisfero australe. Nel tempo sono nati tre osservatori: La Silla, Paranal (dove si trova il Very Large Telescope, uno degli strumenti più potenti del mondo) e ALMA, un radioosservatorio a 5.000 m di quota composto da decine di antenne.
Gli appuntamenti a Milano. Da lunedì 5 a giovedì 8 ottobre, quindi, nell'Auditorium del padiglione del Cile a Expo 2015 si alterneranno astronomi italiani e cileni per presentare le meraviglie del cielo a quelle latitudini.
Lunedì 5 alle 15:00 è prevista l'inaugurazione e il primo incontro. A seguire, alle 17:00 e alle 19:00, due altre conferenze.
Nei giorni seguenti - 6, 7 e 8 ottobre - sono in programma 3 conferenze: alle 12:00, alle 16:00 e alle 19:00.
Tra i relatori che si avvicenderanno spiccano María Teresa Ruiz, Premio Nazionale cileno delle Scienze nel 1997, Jose Maria Maza, premiato nel 1999 e Massimo Tarenghi, italiano, che è stato project manager e poi direttore sia di Paranal sia di ALMA.