La nuova epopea lunare che ci aspetta implica anche la costruzione di una stazione spaziale in orbita attorno alla Luna, dove gli astronauti potranno attraccare con varie navicelle, ma in particolare con la Orion (NASA/ESA). Secondo gli attuali progetti, la stazione spaziale cislunare permetterà di ospitare quattro astronauti, i quali potranno condurre esperimenti scientifici, effettuare attività extraveicolari e, con opportune navicelle, scendere sulla Luna. Non sarà permanentemente abitata come lo è adesso la Stazione spaziale internazionale, e questo soprattutto per un problema di salute degli astronauti: attorno alla Luna, infatti, non vi è un campo magnetico come quello terrestre, che protegge dalle radiazioni cosmiche, e quindi è meglio, per gli astronauti, non rimanere esposti allo spazio per più di tre mesi.
La stazione lunare sarà composta anch'essa da vari moduli, assemblati attorno alla Luna, per un peso totale di circa 40 tonnellate: vi saranno moduli abitativi, moduli per la decompressione, per le attività esterne, per produrre energia e per spostare la stazione da un'orbita all'altra. In futuro, potrebbe persino diventare lo spazioporto da cui partire verso Marte. L'industria italiana, in particolare Thales Alenia Space, che fa parte del gruppo Thales-Leonardo, è stata selezionare per realizzare due elementi fondamentali della stazione spaziale lunare, chiamata anche Gateway. Si tratta di I-Hab (International Habitat) e ESPRIT (European System Providing Refuelling, Infrastructure and Telecommunications).
I-Hab, il modulo abitativo. Si tratta di un modulo pressurizzato che farà da alloggio per l'equipaggio, oltre che da appoggio per i veicoli che poi scenderanno sulla Luna con uomini a bordo. Questo ruolo così importante è dovuto al fatto che Thales Alenia Space si è conquistata un'esperienza senza eguali nella costruzione dei moduli per la stazione orbitante attorno alla Terra. Va sottolineato però, che il modulo lunare non sarà una fotocopia dei moduli della ISS, perché dovrà soddisfare esigenze diverse, a partire dal comfort: dovrà infatti essere più confortevole dell'habitat dell'ISS e quindi si sfrutteranno soluzioni modulari e riconfigurabili per ottimizzare lo spazio - ciò significa anche che alcuni elementi all'interno potranno essere riposti o ripristinati a seconda delle attività previste. Sarà progettato per resistere al maggior numero di micrometeoriti e si sta anche studiando un sistema di controllo termico più efficiente. Si prevede che il lancio di I-Hab avverrà nel 2026, circa due anni dopo
ESPRIT, il modulo di servizio. Sarà composto da due parti: alla prima (HLCS, Halo Lunar Communication System) saranno affidate le comunicazioni tra il Gateway e la Luna. Verrà lanciato verso la fine del 2024, probabilmente insieme ad HALO, un primo modulo abitativo ottenuto dalla NASA modificando una navicella Cygnus - che ora serve per trasportare materiale alla ISS. Una parte della Cygnus è costruita negli stabilimenti di Thales Alenia Space, che fornirà, anche in questo caso, la copertura per le micrometeoriti.
Il secondo elemento di ESPRIT (ERM, Esprit Refueling Module) sarà composto da un sistema di rifornimento della Gateway e da un piccolo modulo pressurizzato dotato di oblò. ERM assicurerà xeno e propellenti chimici al Gateway, e sarà di supporto per il modulo di atterraggio lunare (Lunar Lander) e per i futuri veicoli diretti a Marte o verso altre destinazioni del Sistema Solare. Il modulo pressurizzato dell'ERM sarà dotato di ampie finestre per offrire una vista a 360° sullo Spazio, sulla Luna, sulla Terra e sul Gateway. Anche ERM dovrebbe essere lanciato nel 2026.
Marte. Thales e Leonardo sono chiamate anche per una missione di grandissima importanza per lo studio di Marte. Contribuiranno infatti a costruire ERO (Earth Return Orbiter), un elemento fondamentale del proogramma Mars Sample Return che vede impegnata la NASA e l'Europa. Con Mars Sample Return ci si riferisce a tre diverse missioni: la prima riguarda il rover Perseverance (NASA), già in viaggio verso Marte - dove atterrerà nel febbraio del 2021. Tra le tante attività previste, Perseverance dovrà raccogliere campioni di suolo marziano da inserire in speciali contenitori da lasciare poi sigillati sul terreno.

La seconda parte è prevista per il 2024, quando la NASA lancerà un'altra sonda con a bordo un piccolo rover e un razzo in grado di ripartire da Marte e di raggiungere la sua orbita: il rover avrà il compito di raccogliere i contenitori e di portarli al piccolo razzo, che dovrà portarli in orbita marziana. A questo punto, per la terza parte entra in azione ERO: la sonda, che da programma partirà nel 2026, andrà incontro al razzo della NASA dal quale raccoglierà i contenitori con i campioni di suolo da riportare a Terra. Se tutto andrà come previsto, nel giro di qualche mese i laboratori a Terra avranno