Quella che vedete in alto nella foto è una macchia sul Sole, ma non una macchia solare. Le macchie solari, come ricorda il sito dell'Astronomy Picture of the Day, dove è stata pubblicata questa foto, hanno una parte più scura centrale (l'ombra), una penombra ai margini - soprattutto, sono prive di pannelli solari...
L'uomo e la sua stella. Ormai avrete riconosciuto la sagoma della Stazione spaziale internazionale, uno dei laboratori più complessi mai assemblati dall'umanità, che pure impallidisce davanti all'imponenza della nostra stella. Il transito solare non è un evento così raro per la ISS, che orbita attorno alla Terra ogni 90 minuti.
Più difficile è avere tempismo e attrezzatura per portare a casa lo scatto perfetto, come questo ottenuto dall'astrofotografa Rainee Colacurcio, dato dalla giustapposizione di due diverse immagini: una che cattura il passaggio della ISS, e una che fotografa il dettaglio della fotosfera, la regione che costituisce la superficie apparente del Sole.
Fine ciclo. Oltre alla macchia artificiale non si vedono altre ombre sul disco solare. Ci troviamo infatti nel pieno di una fase di minimo solare, un periodo di bassa attività solare in cui il numero di macchie sulla nostra stella è molto ridotto o nullo, come in questo caso (per capire in che cosa consista e quali siano le conseguenze, leggi qui).
L'attuale minimo solare corrisponde alla chiusura del ciclo 24 di attività solare, e sembra destinato a durare fino al 2020. Per ragioni ancora non del tutto chiare, il numero di macchie nello scorso e nell'attuale minimo solare è stato molto più basso del solito, con le poche individuate che sono state anche molto rapide a sparire.