Alcune scoperte scientifiche non fanno che confermare quello ci si aspetta; altre invece lasciano i ricercatori spiazzati. Quella pubblicata su Nature 5 giorni fa appartiene a questo secondo gruppo: un team internazionale di astronomi sostiene che più della metà delle 30 galassie nane conosciute orbitanti intorno ad Andromeda non si muove in modo causale, ma è allineata in un gigantesco disco che sembra a sua volta ruotare intorno alla galassia.
Lo studio è stato condotto osservando i dati raccolti in tre anni di osservazioni celesti dal Canada-France-Hawaii Telescope, situato sul vulcano Mauna Kea nell'Isola di Hawaii, nell'ambito del progetto Pan-Andromeda Archaeological Survey (PAndAS). Già era noto che la Galassia di Andromeda, l'ingombrante "vicina di casa" della Via Lattea, avesse una serie di galassie satellite che le orbitano intorno. «Ma quando le abbiamo osservate, ci aspettavamo che le ronzassero intorno disordinatamente come api intorno al miele» spiega Geraint Lewis della Scuola di Fisica dell’Università di Sydney, tra gli autori dello studio.
Andromeda e la Via Lattea si scontreranno: quando?
Invece, più della metà di queste galassie satellite ha formato una coreografia compatta posta sullo stesso piano, dal diametro di più di un milione di anni luce ma spesso "appena" 30 mila anni luce: una sorte di anello di galassie da dieci a centinaia di migliaia di volte meno deboli delle principali, che non era mai stato previsto dai modelli computerizzati elaborati sul tema.
Lo strano nucleo della galassia Andromeda (leggi)
«Deve esserci qualcosa nella storia della formazione di queste galassie che le ha portate a riunirsi in questa struttura peculiare e coerente» aggiunge Lewis. E poiché le galassie nane sono le più numerose nell'Universo, capire come si sia formato il misterioso disco potrebbe svelare nuovi scenari sulle dinamiche dell'universo primordiale.
Dal Big Bang ad oggi: la storia della Terra in un minuto
Una scoperta nella scoperta è stato uno dei più giovani ricercatori coinvolti nello studio: uno studente francese di Strasburgo di appena 15 anni, Neil Ibata, che nel tempo libero ha fatto uno stage nell'osservatorio astronomico dove lavora il padre Rodrigo, primo firmatario dello studio. «Alla fine dell'estate gli ho insegnato a programmare» ha raccontato il padre «e gli ho chiesto di mettere a punto una modellizzazione dei movimenti di queste galassie nane. In un week end Neil ha scoperto che formavano un disco che gira». Il ragazzo, insomma, promette grandi cose. E in Francia c'è già chi parla del nuovo Einstein.
Anche tuo figlio è un genio? Scoprilo con un test diviso per fasce d'età