Lunar Reconnaissance Orbiter
nei suoli perennemente in ombra della Luna sono presenti idrogeno, mercurio e altri elementi che potrebbero risultare molto utili qualora si decidesse di stabilire delle basi permanenti sul nostro satellite.
Science
Lunar CRater Observation and Sensing Satellite
orbiter
Lyman Alpha Mapping Project
Immagine della nube di gas, polveri e detriti sollevata dall’impatto di LCROSS all’interno del cratere lunare Cabeus il 9 ottobre 2009. In alto a sinistra un ingrandimento con indicate le direzioni del nord lunare e del Sole e della Terra al momento dell’impatto.
è ormai certa non solo la presenza di acqua, ma anche di una serie di altri elementi che potrebbero rendere meno onerosa la permanenza dell'uomo sulla Luna,
Il 5,6% della massa totale del materiale espulso cratere potrebbe essere attribuita solamente a ghiaccio d'acqua.
La piccola inclinazione dell'asse di rotazione della Luna fa sì che il fondo dei crateri nei pressi dei poli rimanga permanentemente in ombra rispetto alla luce solare diretta.
Come esistono zone della superficie che non vengono mai illuminate dalla luce solare, ne esistono altre, per esempio i bordi dei crateri polari, che sono sempre esposti, e che quindi sarebbero adatti ad ospitare impianti per la generazione di energia solare.