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La cometa ISON si prepara a un giro di boa infernale, come spiega il video a fine pagina realizzato dall'ASI, l'agenzia spaziale italiana. L'incontro ravvicinato con la nostra stella (il perielio) è previsto per il 28 novembre: una data che deciderà il destino di una delle comete più affascinanti del secolo.
La minima distanza dalla superficie del Sole - 1,3 milioni di chilometri, 115 volte in meno della distanza tra la Terra e il Sole - potrebbe infatti aumentare esponenzialmente la luminosità della coda e della chioma di ISON, facendo sublimare altri strati di ghiaccio, o potrebbe farla soccombere definitivamente, sgretolandola per il grande calore.
La NASA in una nota ha sottolineato che ISON passerà a una distanza di circa 30 volte inferiore a quella del passaggio della cometa Encke, avvenuta nel 2007, quando il Sole era vicino al minimo solare e quindi era scarsa l’attiva stessa del Sole.
Oggi ci troviamo in una situazione diametralmente opposto, con il Sole in piena attività, molto vicino al picco del ciclo solare. Una condizione che potrebbe rivelarsi fatale per ISON.
Come osservare la cometa ISON
La cometa ISON è visibile a occhio nudo un po' prima del sorgere del Sole e ha raggiunto il massimo della luminosità intorno al 26 novembre. Nei prossimi giorni è prevista una magnitudo prossima a valori tra 1 e 2. L'osservazione a cavallo del passaggio al perielio non è però ottimale a causa della estrema vicinanza della cometa ISON al Sole, ma a partire dal 1 dicembre tornerà sopra l'orizzionte.
Nella fotogallery qui sotto, le mappe celesti con la posizione della cometa ISON nei prossimi giorni (con il quadro di insieme generale nella foto finale), nella speranza che il "giro di boa" di ISON non le sia fatale.