Alle aurore solari di Saturno se n'è aggiunta una "nuova" e unica nel suo genere, provocata da Encedalus, una delle sue sessanta lune, che ogni secondo spedisce verso il pianeta madre un carico particolare... (Andrea Porta, 25 giugno 2008)
Osservate l'immagine di Saturno: ai poli risaltano due cerchi che sembrano i bordi incandescenti di una voragine che attraversa il pianeta da parte a parte. Sono in realtà aurore, ossia fenomeni ottici temporanei provocati dall'interazione tra il vento solare e il campo geomagnetico del pianeta. L'immagine è stata scattata dal telescopio Hubble nel 1998 e, da allora, sono state osservati molti altri fenomeni analoghi su Saturno (vedi anche questa foto).
L'aurora lunare. Ora alcuni astronomi dell'università di Leicester (Regno Unito) hanno scoperto che, oltre alle aurore solari, Saturno ne presenta un'altra, di minore intensità, ma che, al contrario di quelle solari, è costantemente presente. L'origine del fenomeno andrebbe ricercata nell'interazione tra il pianeta e uno dei suoi sessanta satelliti, Enceladus, il sesto in ordine di grandezza, distante "appena" 180.000 km dal confine con l'atmosfera del pianeta madre (meno della metà di quella che separa la Terra dalla nostra luna). Ogni secondo la luna di Saturno espellerebbe dalla sua orbita qualcosa come 100 kg di materiale vulcanico che, cadendo sul pianeta, darebbe origine a questo fenomeno. «La recente scoperta su Enceladus di tracce di attività vulcanica», spiega uno dei ricercatori, «giustificherebbe questa ipotesi.»