La piccola chiazza confusa, accanto alla grande Stella Polare nella foto, è un astro di cui da tempo gli astronomi conoscevano l'esistenza, ma che non era mai stato fotografato prima. Fino a oggi.
La ricostruzione del sistema ternario della Stella Polare. Illustrazione: © Nasa/Esa. Guarda la carta del cielo |
Si sapeva della sua esistenza, ma nessuno finora era riuscito a vederlo. Discreto, invisibile, ma al contempo molto vicino: come i migliori amanti.
Stiamo parlando dell'astro compagno della Stella Polare, ritratto nella foto qui accanto.
Gli astronomi avevano ipotizzato la sua presenza già da tempo: periodicamente osservavano un'oscillazione che non poteva essere provocata altro che da un corpo celeste con il quale la Polare fa coppia, e che le orbita attorno modificandone l'assetto gravitazionale. Ma non si era mai riuscito ad osservarlo.
Piccola compagna. Per farlo si è dovuto spingere al massimo le possibilità di azione del telescopio Hubble.
Il risultato non è granché, ma è più che sufficiente per stilare un identikit della stella, ribattezzata Polaris Ab: si tratta di una nana situata a 3,2 miliardi di chilometri dalla Polare, meno di tre ore luce. «Ha una massa poco superiore a quella del Sole ed è poco più calda e luminosa» ha spiegato la scopritrice, l'astronoma Nancy Evans, dello Harvard-Smithsonian Center for Astrophysic.
"Triangolo" Siderale. La Stella polare è al momento un sistema formato da tre stelle: la Polare vera e propria (una stella gigante duemila volte più luminosa del Sole); una compagna che si può notare in alto nella foto e che è denominata Polaris B, scoperta già nel 1780; e la piccola Polaris Ab.
Il tutto a 430 anni luce da noi.
(Notizia aggiornata al 10 gennaio 2006)