Il 4 luglio 2016 (le 5:18 italiane del 5 luglio) la sonda della Nasa Juno affronterà la manovra di aggancio all'orbita di Giove. Avrà così inizio la fase operativa di una missione lanciata 5 anni fa, che ha già segnato diversi record e che ci svelerà un tesoro di informazioni sul gigante gassoso del Sistema Solare. Edit: l'inserimento in orbita è avvenuto con successo
Ecco un riepilogo della missione in cifre:
2,8 miliardi di km: la distanza totale percorsa da Juno dalla rampa di lancio fino all'orbita gioviana, il viaggio più lungo compiuto da una sonda sfruttando esclusivamente energia solare. Il percorso non è stato lineare: Juno ha orbitato per qualche tempo nel Sistema Solare interno, e nel 2013 ha compiuto un fly-by della Terra usando questa manovra come fionda gravitazionale. Durante il fly-by ha scattato belle immagini della Luna.
5000 km: la distanza minima che Juno manterrà dalle nubi di Giove. Se si avvicinasse di più non riuscirebbe a contrastare l'attrazione gravitazionale del pianeta.
48 minuti e 19 secondi: il ritardo nelle comunicazioni con cui i tecnici della missione dovranno fare i conti. In questa finestra di tempo Juno compirà in autonomia la rischiosa manovra di frenata di 35 minuti necessaria ad agganciare l'orbita di Giove. Se qualcosa dovesse andare storto, non lo sapremmo prima di questo lasso di tempo.
20 mesi: la durata massima della missione. Le intense radiazioni del campo magnetico gioviano metteranno a dura prova la resistenza della sonda, che è comunque protetta da un guscio esterno in titanio. Al termine della missione, dopo 32 orbite compiute intorno a Giove, Juno concluderà il suo viaggio con un tuffo nell'atmosfera gioviana. Si eviterà così anche di contaminare con eventuali microbi i satelliti del gigante gassoso.
9: gli strumenti scientifici a bordo di Juno, per analizzare l'interno del pianeta, la sua composizione atmosferica, il campo magnetico e la presenza d'acqua. Due di questi, lo spettrometro a infrarosso JIRAM e lo strumento radio KaT, sono di progettazione e fabbricazione italiana.
3: i pannelli solari che alimentano la sonda. Sono lunghi circa 9 metri ciascuno, montano complessivamente 18.698 celle solari e forniscono i circa 500 watt necessari a mantenere la temperatura richiesta all'interno della sonda e a far funzionare strumenti e comunicazioni.

3.625 kg: il peso della sonda, che - pannelli solari compresi - si estende per una superficie di 20 metri per 20, simile a quella di un campo da basket.
20 milioni di rad: la quantità di radiazioni che Juno riceverà durante la sua missione (in parte schermate dalla sua armatura).
Per fare un paragone, è come se un uomo si sottoponesse a 100 milioni di radiografie dentali in un anno.
Il campo magnetico di Giove è 14 volte più intenso di quello della Terra.
300: la quantità di masse terrestri che servirebbero a raggiungere quella di Giove. Se il pianeta fosse stato 75-80 volte più massiccio, il suo nucleo sarebbe stato nelle condizioni di temperatura e pressione necessarie a innescare le reazioni di fusione tipiche di una stella. Ecco perché ci si riferisce talvolta al pianeta come a una "stella mancata".
53 giorni: la durata delle prime due orbite previste per Juno, che a ottobre accorcerà le distanze arrivando a orbite di soli 14 giorni. Giove impiega 12 anni terrestri a completare un'orbita intorno al Sole, e 10 ore terrestri per concludere un giorno.
1,1 miliardi di dollari (990 milioni di euro): il costo complessivo della missione, l'ultima nel sistema di Giove almeno per un decennio. La prossima sarà probabilmente diretta al suo satellite Europa.








