Insight, il rover della Nasa che da più di 4 anni anali studia la superficie Marte, è giunto alla fine della sua vita operativa, proprio nelle ultime ore ha infatti definitivamente esaurito le sue energie. Dal 15 dicembre scorso, infatti, la Nasa non riceve più comunicazioni dal robot marziano e tutti i tentativi di riavviare le comunicazioni prodotti finora hanno avuto un esito negativo.
Terminata. Dopo l'ultimo tentativo andato a vuoto, il Jet Propulsion Laboratory della Nasa ha dichiarato ufficialmente terminata la missione di Insight. La sua attività però è continuata fino all'ultimo, raccogliendo dati dell'atmosfera e soprattutto di terremoti che si sono verificati su Marte.
Recentemente, infatti, la Nasa ha elaborato i dati di un sisma che si è verificato il 4 maggio scorso, che è risultato il più potente mai registrato dai sismografi di Insight: è stata raggiunta una magnitudo di 4,7, cinque volte più potente rispetto a un terremoto dell'agosto 2021, di magnitudo 4.2, che era il più forte registrato da InSight fino a quel momento.
Di lunga durata. Oltre alla intensità, un altro elemento ha reso il sisma particolarmente "violento": il fatto che Insight abbia registrato vibrazioni per ben 10 ore circa, a differenza dei precedenti terremoti in cui la propagazione delle onde sismiche si era conclusa entro un'ora o poco più.
Spiega Taichi Kawamura, autore principale della ricerca dell'Institut de Physique du Globe de Paris, Francia: «Questo è stato sicuramente il più grande terremoto che abbiamo registrato». John Clinton, sismologo presso l'Istituto Federale Svizzero di Tecnologia di Zurigo e coautore dello studio, in una dichiarazione dell'American Geophysical Union, ha aggiunto: «Sebbene l'evento fosse distante oltre 2.000 chilometri da Insight, le onde registrate dalla sonda erano così grandi che hanno quasi saturato (raggiunto il massimo nella scala della misurazione, ndr) il nostro sismometro».
Perché i "martemoti"? Ma perché ci interessa così tanto studiare i terremoti marziani? Perché, così come accade per la Terra, questo permette di studiare la struttura interna del pianeta. Quale sia la causa dei terremoti marziani è ancora da capire.
Alcuni possono essere causati dall'impatto di meteoriti che, data lo spessore esiguo dell'atmosfera, arrivano in grandi quantità fino al suolo (non vengono cioè "consumati" durante la discesa); altri sono invece prodotti da movimenti di fratture che possono essere attive e altri ancora da movimenti di magma sotto la superficie, che sembra essere ancora abbondante in alcune aree.
La fine delle attività di Insight lascerà comunque in eredità ai geologi molti dati ancora da elaborare che certamente porteranno a comprendere meglio l'evoluzione del Pianeta Rosso.